Il contesto in cui si inserisce la tematica analizzata riguarda il processo di cambiamento/ammodernamento del complessivo sistema pubblico. Tale processo ha prodotto modifiche sostanziali nei principi e nelle regole che guidano il funzionamento degli enti pubblici. In tale contesto si vanno consolidando nuovi modelli di governo in cui assume rilievo l’adozione di un processo di comunicazione, volto a rendere trasparenti i processi decisionali e i vincoli che sottostanno all'assunzione delle scelte e, principalmente da parte degli enti locali, vengono adottati volontariamente strumenti di programmazione e rendicontazione autonomi in grado di cogliere aspetti dell’operato pubblico che vanno oltre la dimensione economico-finanziaria delle strategie elaborate, delle scelte effettuate, dei risultati attesi e di quelli realizzati. Il contributo fa specifico riferimento all’approccio di genere che alcuni enti locali, su indicazione anche della Comunità Europea, stanno utilizzando nella loro attività di comunicazione. Alla diffusa consapevolezza del vantaggio che una maggiore parità tra i sessi può comportare e del contributo delle scelte normative e distributive operate dall’amministrazione pubblica perché ciò si realizzi, si collega, infatti, la necessità di valutare gli esiti di tali azioni e verificarne i benefici prodotti. Ciò ha sollecitato la considerazione della prospettiva di genere a tutti i livelli del processo di costruzione dei bilanci pubblici introducendo processi di valutazione delle politiche di bilancio atti a evidenziare l’impatto sul genere degli interventi pubblici e a garantire che venga attribuito il medesimo rilievo alle aspettative legittime e alle necessità espresse da tutti cittadini (gender budgeting e gender auditing). Le considerazioni svolte traggono spunto una ricerca che si sta conducendo sulle tematiche del gender mainstreaming alla luce dei nuovi strumenti di accountability in ambiente pubblico supportata da un’indagine empirica sulla recente prassi comunicativa degli enti locali italiani. Esse intendono evidenziare i limiti della prassi fino ad oggi adottata. È dato osservare infatti che il circuito comunicativo che gli enti pubblici istaurano con il pubblico di riferimento (comunicazione esplicita) non sempre appare coerente con i valori professati, i comportamenti e le azioni che caratterizzano la cultura dominante (comunicazione implicita) e, il più delle volte, non è possibile cogliere il “legame” con il disegno strategico che si reputa necessario per dare validità alle informazioni fornite.
Le nuove frontiere della comunicazione nell’ente pubblico locale: l’approccio di genere
PULEJO, Luisa
2010-01-01
Abstract
Il contesto in cui si inserisce la tematica analizzata riguarda il processo di cambiamento/ammodernamento del complessivo sistema pubblico. Tale processo ha prodotto modifiche sostanziali nei principi e nelle regole che guidano il funzionamento degli enti pubblici. In tale contesto si vanno consolidando nuovi modelli di governo in cui assume rilievo l’adozione di un processo di comunicazione, volto a rendere trasparenti i processi decisionali e i vincoli che sottostanno all'assunzione delle scelte e, principalmente da parte degli enti locali, vengono adottati volontariamente strumenti di programmazione e rendicontazione autonomi in grado di cogliere aspetti dell’operato pubblico che vanno oltre la dimensione economico-finanziaria delle strategie elaborate, delle scelte effettuate, dei risultati attesi e di quelli realizzati. Il contributo fa specifico riferimento all’approccio di genere che alcuni enti locali, su indicazione anche della Comunità Europea, stanno utilizzando nella loro attività di comunicazione. Alla diffusa consapevolezza del vantaggio che una maggiore parità tra i sessi può comportare e del contributo delle scelte normative e distributive operate dall’amministrazione pubblica perché ciò si realizzi, si collega, infatti, la necessità di valutare gli esiti di tali azioni e verificarne i benefici prodotti. Ciò ha sollecitato la considerazione della prospettiva di genere a tutti i livelli del processo di costruzione dei bilanci pubblici introducendo processi di valutazione delle politiche di bilancio atti a evidenziare l’impatto sul genere degli interventi pubblici e a garantire che venga attribuito il medesimo rilievo alle aspettative legittime e alle necessità espresse da tutti cittadini (gender budgeting e gender auditing). Le considerazioni svolte traggono spunto una ricerca che si sta conducendo sulle tematiche del gender mainstreaming alla luce dei nuovi strumenti di accountability in ambiente pubblico supportata da un’indagine empirica sulla recente prassi comunicativa degli enti locali italiani. Esse intendono evidenziare i limiti della prassi fino ad oggi adottata. È dato osservare infatti che il circuito comunicativo che gli enti pubblici istaurano con il pubblico di riferimento (comunicazione esplicita) non sempre appare coerente con i valori professati, i comportamenti e le azioni che caratterizzano la cultura dominante (comunicazione implicita) e, il più delle volte, non è possibile cogliere il “legame” con il disegno strategico che si reputa necessario per dare validità alle informazioni fornite.Pubblicazioni consigliate
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