Il mantenimento in efficienza del sistema dei trasporti in presenza di eventi sismici è stato, in questi ultimi anni, uno dei temi maggiormente dibattuti dalla comunità scientifica operante nel settore. La necessità di garantire la continuità dei servizi anche in condizioni estreme, unitamente alle tristi conseguenze dovute, in certi casi, proprio all’inefficienza delle infrastrutture durante le concitate fasi dell’organizzazione dei soccorsi ha, infatti, aperto ampi dibattiti sull’argomento e stimolato la ricerca su problematiche che oltre a vedere coinvolte più competenze disciplinari, hanno effetti diretti su gran parte della popolazione e del territorio. Garantire l’efficienza del sistema dei trasporti è un’esigenza indispensabile sia durante l’evento, per salvaguardare l’incolumità degli utenti, che dopo al fine di garantire le operazioni di soccorso verso le zone colpite. Tali aspetti costituiscono oggetto di attenta riflessione considerato che in certe ore della giornata una notevole quantità di persone si trova concentrata lungo le infrastrutture viarie e sui nodi di scambio intermodali (aeroporti, metropolitane, stazioni ferroviarie, etc.). Inoltre, è da tenere presente che in occasione di vari sismi molte vittime sono state causate dall’interruzione dei collegamenti stradali, che ha di fatto impedito l’accesso per i soccorsi, piuttosto che dall’evento naturale. Un’infrastruttura stradale comprende un insieme di manufatti ed opere d’arte che, in condizioni sismiche, possono rappresentare elementi vulnerabili per la funzionalità del collegamento. Elementi eccessivamente vulnerabili siti in rami stradali vitali (lifeline-system) possono, infatti, determinare la perdita di funzionalità del sistema viario con gravi conseguenze, come appena detto, per lo svolgimento delle operazioni di soccorso.
La vulnerabilità sismica delle infrastrutture stradali. Criteri per la valutazione della risposta strutturale dei rilevati.
BOSURGI, Gaetano;D'ANDREA, Antonino;PELLEGRINO, Orazio
2010-01-01
Abstract
Il mantenimento in efficienza del sistema dei trasporti in presenza di eventi sismici è stato, in questi ultimi anni, uno dei temi maggiormente dibattuti dalla comunità scientifica operante nel settore. La necessità di garantire la continuità dei servizi anche in condizioni estreme, unitamente alle tristi conseguenze dovute, in certi casi, proprio all’inefficienza delle infrastrutture durante le concitate fasi dell’organizzazione dei soccorsi ha, infatti, aperto ampi dibattiti sull’argomento e stimolato la ricerca su problematiche che oltre a vedere coinvolte più competenze disciplinari, hanno effetti diretti su gran parte della popolazione e del territorio. Garantire l’efficienza del sistema dei trasporti è un’esigenza indispensabile sia durante l’evento, per salvaguardare l’incolumità degli utenti, che dopo al fine di garantire le operazioni di soccorso verso le zone colpite. Tali aspetti costituiscono oggetto di attenta riflessione considerato che in certe ore della giornata una notevole quantità di persone si trova concentrata lungo le infrastrutture viarie e sui nodi di scambio intermodali (aeroporti, metropolitane, stazioni ferroviarie, etc.). Inoltre, è da tenere presente che in occasione di vari sismi molte vittime sono state causate dall’interruzione dei collegamenti stradali, che ha di fatto impedito l’accesso per i soccorsi, piuttosto che dall’evento naturale. Un’infrastruttura stradale comprende un insieme di manufatti ed opere d’arte che, in condizioni sismiche, possono rappresentare elementi vulnerabili per la funzionalità del collegamento. Elementi eccessivamente vulnerabili siti in rami stradali vitali (lifeline-system) possono, infatti, determinare la perdita di funzionalità del sistema viario con gravi conseguenze, come appena detto, per lo svolgimento delle operazioni di soccorso.Pubblicazioni consigliate
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