Il saggio è dedicato all’analisi degli interventi sul sistema sanzionatorio del diritto penale economico attuati dall’art.39 della c.d. Legge sulla tutela del risparmio (l. n. 262 del 2005) che ha previsto, in riferimento ai corpi normativi ivi indicati, il raddoppio delle sanzioni penali, entro i limiti posti per ciascun tipo di pena dal libro I, titolo II, capo II, del codice penale, nonché la quintuplicazione delle sanzioni amministrative. L’indagine, dopo una breve analisi degli indirizzi di politica criminale emergenti dal provvedimento, si concentra sulla disamina delle singole fattispecie di reato interessate dall’aumento, ponendo in luce le numerose problematiche derivanti da un meccanismo automatico di innalzamento delle sanzioni, quale quello previsto dall’art. 39. Tale analisi offre l’opportunità di evidenziare gli esiti talvolta irragionevoli cui conduce un meccanismo di tal genere, con la creazione di quadri edittali amplissimi, nonché le frequenti difficoltà derivanti dal coordinamento dei richiami operati rispetto a modifiche del tessuto normativo nel frattempo intervenute. L’analisi consente infine di fare il punto sulle disarmonie che continuano a permanere tra il diritto penale societario e gli altri settori del diritto penale economico. La parte conclusiva del lavoro è dedicata all'art. 40 contenente la delega al Governo, poi non attuata, in materia di sanzioni accessorie.

Gli interventi sul sistema sanzionatorio

GULLO, Antonino
2008-01-01

Abstract

Il saggio è dedicato all’analisi degli interventi sul sistema sanzionatorio del diritto penale economico attuati dall’art.39 della c.d. Legge sulla tutela del risparmio (l. n. 262 del 2005) che ha previsto, in riferimento ai corpi normativi ivi indicati, il raddoppio delle sanzioni penali, entro i limiti posti per ciascun tipo di pena dal libro I, titolo II, capo II, del codice penale, nonché la quintuplicazione delle sanzioni amministrative. L’indagine, dopo una breve analisi degli indirizzi di politica criminale emergenti dal provvedimento, si concentra sulla disamina delle singole fattispecie di reato interessate dall’aumento, ponendo in luce le numerose problematiche derivanti da un meccanismo automatico di innalzamento delle sanzioni, quale quello previsto dall’art. 39. Tale analisi offre l’opportunità di evidenziare gli esiti talvolta irragionevoli cui conduce un meccanismo di tal genere, con la creazione di quadri edittali amplissimi, nonché le frequenti difficoltà derivanti dal coordinamento dei richiami operati rispetto a modifiche del tessuto normativo nel frattempo intervenute. L’analisi consente infine di fare il punto sulle disarmonie che continuano a permanere tra il diritto penale societario e gli altri settori del diritto penale economico. La parte conclusiva del lavoro è dedicata all'art. 40 contenente la delega al Governo, poi non attuata, in materia di sanzioni accessorie.
2008
9788834884454
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