Il contributo si sofferma ad analizzare sia il contesto all’interno del quale vedevano la luce le numerose scuole private di diritto funzionanti nelle principali città della Sicilia dell’Ottocento e gestite, in taluni casi, anche da alcuni professori degli Atenei di Catania, Messina e Palermo, che la normativa che ne disciplinava il funzionamento. Nate, in origine, per far fronte alla tardiva introduzione di discipline che fossero al passo con la normativa introdotta dalla codificazione del 1819, oltre che come luoghi di preparazione tecnica all’esercizio delle professioni legali, quelle scuole rappresentavano, alla stregua di quanto registrato per l’esperienza napoletana, dei veri e propri centri di cultura “alternativa”, oltre che integrativa, a quella universitaria, al cui interno si sperimentavano nuove forme di didattica e di ricerca.
Centri di cultura "alternativi": le scuole private di diritto nella Sicilia dell'Ottocento
CALABRO', Vittoria
2011-01-01
Abstract
Il contributo si sofferma ad analizzare sia il contesto all’interno del quale vedevano la luce le numerose scuole private di diritto funzionanti nelle principali città della Sicilia dell’Ottocento e gestite, in taluni casi, anche da alcuni professori degli Atenei di Catania, Messina e Palermo, che la normativa che ne disciplinava il funzionamento. Nate, in origine, per far fronte alla tardiva introduzione di discipline che fossero al passo con la normativa introdotta dalla codificazione del 1819, oltre che come luoghi di preparazione tecnica all’esercizio delle professioni legali, quelle scuole rappresentavano, alla stregua di quanto registrato per l’esperienza napoletana, dei veri e propri centri di cultura “alternativa”, oltre che integrativa, a quella universitaria, al cui interno si sperimentavano nuove forme di didattica e di ricerca.Pubblicazioni consigliate
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