Antonia Cava nel suo saggio pone in relazione i potenziali effetti negativi della comunicazione mediale – e televisiva in particolare – con la prerogativa che i media possiedono nell’ampliare i mondi vitali. L’autrice suggerisce, infatti, come idee, percezioni e opinioni si formino all’interno di reti sociali reali. Ed in queste reti sociali si vivono le occasioni d’interazione con gli immigrati. La percezione dell’immigrazione si genera, allora, dalla negoziazione tra racconti mediali ed esperienze vissute. L’autrice, inoltre, ricostruisce gli spazi che la televisione italiana ha riservato negli anni a testi mediali che si proponessero di pluralizzare i repertorî culturali e le prospettive dalle quali è possibile guardare il mondo dell’immigrazione, realizzando, così, un’operazione di decentramento narrativo che spingesse a vedere le cose dal punto di vista dell’altro.
Da Non solo Nero a Babel Tv: una breve storia dell' "immigrato mediatico"
CAVA, ANTONIA
2011-01-01
Abstract
Antonia Cava nel suo saggio pone in relazione i potenziali effetti negativi della comunicazione mediale – e televisiva in particolare – con la prerogativa che i media possiedono nell’ampliare i mondi vitali. L’autrice suggerisce, infatti, come idee, percezioni e opinioni si formino all’interno di reti sociali reali. Ed in queste reti sociali si vivono le occasioni d’interazione con gli immigrati. La percezione dell’immigrazione si genera, allora, dalla negoziazione tra racconti mediali ed esperienze vissute. L’autrice, inoltre, ricostruisce gli spazi che la televisione italiana ha riservato negli anni a testi mediali che si proponessero di pluralizzare i repertorî culturali e le prospettive dalle quali è possibile guardare il mondo dell’immigrazione, realizzando, così, un’operazione di decentramento narrativo che spingesse a vedere le cose dal punto di vista dell’altro.Pubblicazioni consigliate
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