Il progressivo inserimento dell’agricoltura in un sistema agroindustriale e agroalimentare che trascende i confini nazionali ha evidenziato ulteriormente le debolezze strutturali del governo del settore, dimostrando che il mercato -per potere funzionare ed assicurare efficienza ai rapporti di filiera- ha bisogno di regole. In questa direzione, come emerge dalla recente Comunicazione della Commissione del 18.11.2010, deve agire la PAC post 2013 in funzione del miglioramento della competitività. La concorrenza fondata solo sui prezzi può avere validità per le sole commodities agricole di base, mentre per gli altri prodotti è essenziale una differenziazione che si basi sull’origine territoriale. Ma bisognerà anche incentivare le organizzazioni dei produttori agricoli, coinvolgendo tutti gli operatori delle filiere interessate per farne delle vere e proprie organizzazioni di prodotto. E’ auspicabile, inoltre, che la parte agricola della filiera non si limiti più solo alla produzione ma si occupi dei successivi servizi mediati dal prodotto, diventando diretta interlocutrice della distribuzione organizzata. La libera concorrenza deve -altresì- tenere conto degli interessi dei consumatori non solo a prezzi ragionevoli ma alla circolazione di prodotti sani e sicuri destinati all’alimentazione umana, con la creazione di regole uniformi a livello comunitario e basate su forme di tutela a carattere preventivo. Non si esclude che la previsione di alcuni correttivi quali, ad esempio, la fissazione di prezzi minimi ideali che tengano conto dei costi per il mantenimento degli standards minimi di qualità possa essere un modo per tutelare il consumatore, operando anche in funzione della concorrenza.

Libertà di concorrenza, promozione del mercato dei prodotti agricoli e tutela dei consumatori

TOMMASINI, Alessandra
2011-01-01

Abstract

Il progressivo inserimento dell’agricoltura in un sistema agroindustriale e agroalimentare che trascende i confini nazionali ha evidenziato ulteriormente le debolezze strutturali del governo del settore, dimostrando che il mercato -per potere funzionare ed assicurare efficienza ai rapporti di filiera- ha bisogno di regole. In questa direzione, come emerge dalla recente Comunicazione della Commissione del 18.11.2010, deve agire la PAC post 2013 in funzione del miglioramento della competitività. La concorrenza fondata solo sui prezzi può avere validità per le sole commodities agricole di base, mentre per gli altri prodotti è essenziale una differenziazione che si basi sull’origine territoriale. Ma bisognerà anche incentivare le organizzazioni dei produttori agricoli, coinvolgendo tutti gli operatori delle filiere interessate per farne delle vere e proprie organizzazioni di prodotto. E’ auspicabile, inoltre, che la parte agricola della filiera non si limiti più solo alla produzione ma si occupi dei successivi servizi mediati dal prodotto, diventando diretta interlocutrice della distribuzione organizzata. La libera concorrenza deve -altresì- tenere conto degli interessi dei consumatori non solo a prezzi ragionevoli ma alla circolazione di prodotti sani e sicuri destinati all’alimentazione umana, con la creazione di regole uniformi a livello comunitario e basate su forme di tutela a carattere preventivo. Non si esclude che la previsione di alcuni correttivi quali, ad esempio, la fissazione di prezzi minimi ideali che tengano conto dei costi per il mantenimento degli standards minimi di qualità possa essere un modo per tutelare il consumatore, operando anche in funzione della concorrenza.
2011
9788824320535
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