Ai fini del conseguimento di un buon livello di governabilità, il discrimine tra sistemi elettorali maggioritari e proporzionali appare alquanto sfumato. Diventa invece essenziale la verifica del grado di compatibilità tra manipolatività e distorsività del sistema elettorale adottato e forma di Stato democratico-pluralista. Il lavoro propone un’analisi dei sistemi elettorali articolata sull’asse forti-deboli, a secondo della loro attitudine manipolativa e distorsiva, sottolineando l’incertezza degli esiti in relazione a fattori politico-sociali peculiari dei paesi nei quali essi agiscono. Per quanto riguarda la realtà italiana, viene proposta un’analisi della legge elettorale n. 270/2005 che evidenzia come, ad un sistema elettorale forte, con elevato grado di manipolatività e distorsività della volontà elettorale, non corrisponda un’adeguata governabilità. D’altra parte, all’alternanza delle forze politiche al governo, sempre nel caso italiano, non si è accompagnato un ricambio di classe dirigente essenziale in un sistema costituzionale di democrazia pluralista.
Sistemi elettorali e democrazia pluralista
GRIMAUDO, Pierangelo
2008-01-01
Abstract
Ai fini del conseguimento di un buon livello di governabilità, il discrimine tra sistemi elettorali maggioritari e proporzionali appare alquanto sfumato. Diventa invece essenziale la verifica del grado di compatibilità tra manipolatività e distorsività del sistema elettorale adottato e forma di Stato democratico-pluralista. Il lavoro propone un’analisi dei sistemi elettorali articolata sull’asse forti-deboli, a secondo della loro attitudine manipolativa e distorsiva, sottolineando l’incertezza degli esiti in relazione a fattori politico-sociali peculiari dei paesi nei quali essi agiscono. Per quanto riguarda la realtà italiana, viene proposta un’analisi della legge elettorale n. 270/2005 che evidenzia come, ad un sistema elettorale forte, con elevato grado di manipolatività e distorsività della volontà elettorale, non corrisponda un’adeguata governabilità. D’altra parte, all’alternanza delle forze politiche al governo, sempre nel caso italiano, non si è accompagnato un ricambio di classe dirigente essenziale in un sistema costituzionale di democrazia pluralista.Pubblicazioni consigliate
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