Il lavoro contiene un commento all’art. 69 del Testo Unico Bancario, dedicato alla collaborazione tra autorità di vigilanza in ambito comunitario, così come modificato dal d. lgs. n. 239/2010. Dopo avere individuato la ratio della norma, finalizzata ad agevolare, in un contesto di crescente internazionalizzazione delle attività finanziarie, la vigilanza su base consolidata nei confronti di gruppi operanti in più Stati comunitari, si effettua un breve excursus delle disposizioni che hanno fissato, incrementandoli e rafforzandoli nel tempo, gli obblighi di cooperazione fra autorità nazionali. Si individuano quindi le principali sedi all’interno delle quali si è realizzata la collaborazione internazionale tra supervisori, partendo dal Comitato di Basilea, per giungere fino alle nuove Autorità di vigilanza finanziaria europea, operative dal 2011. Si descrivono poi le modalità mediante le quali è destinata a realizzarsi la cooperazione fra autorità, soffermando in particolare l’attenzione sul contenuto degli accordi previsti dalla disposizione in commento e sull’istituzione dei c.d. collegi di supervisori. Inoltre, dopo avere delineato l’ambito della vigilanza consolidata, si illustrano i poteri attribuiti alla Banca d’Italia in situazioni di emergenza (per tali intendendosi le situazioni potenzialmente lesive della liquidità e della stabilità del sistema finanziario italiano o di altro Stato comunitario in cui opera il gruppo bancario), nonché in presenza di banche operanti attraverso succursali a rilevanza sistemica. Infine, si commenta l’introduzione, nel corpo dell’art. 69 TUB, dell’importante principio, di matrice comunitaria, secondo cui le autorità creditizie, in caso di crisi o di tensioni sui mercati finanziari, devono tenere conto dell’impatto delle proprie decisioni sulla stabilità del sistema finanziario degli altri paesi membri interessati.

Art. 69 (Collaborazione tra autorità e obblighi informativi)

CIRAOLO, Francesco
2012-01-01

Abstract

Il lavoro contiene un commento all’art. 69 del Testo Unico Bancario, dedicato alla collaborazione tra autorità di vigilanza in ambito comunitario, così come modificato dal d. lgs. n. 239/2010. Dopo avere individuato la ratio della norma, finalizzata ad agevolare, in un contesto di crescente internazionalizzazione delle attività finanziarie, la vigilanza su base consolidata nei confronti di gruppi operanti in più Stati comunitari, si effettua un breve excursus delle disposizioni che hanno fissato, incrementandoli e rafforzandoli nel tempo, gli obblighi di cooperazione fra autorità nazionali. Si individuano quindi le principali sedi all’interno delle quali si è realizzata la collaborazione internazionale tra supervisori, partendo dal Comitato di Basilea, per giungere fino alle nuove Autorità di vigilanza finanziaria europea, operative dal 2011. Si descrivono poi le modalità mediante le quali è destinata a realizzarsi la cooperazione fra autorità, soffermando in particolare l’attenzione sul contenuto degli accordi previsti dalla disposizione in commento e sull’istituzione dei c.d. collegi di supervisori. Inoltre, dopo avere delineato l’ambito della vigilanza consolidata, si illustrano i poteri attribuiti alla Banca d’Italia in situazioni di emergenza (per tali intendendosi le situazioni potenzialmente lesive della liquidità e della stabilità del sistema finanziario italiano o di altro Stato comunitario in cui opera il gruppo bancario), nonché in presenza di banche operanti attraverso succursali a rilevanza sistemica. Infine, si commenta l’introduzione, nel corpo dell’art. 69 TUB, dell’importante principio, di matrice comunitaria, secondo cui le autorità creditizie, in caso di crisi o di tensioni sui mercati finanziari, devono tenere conto dell’impatto delle proprie decisioni sulla stabilità del sistema finanziario degli altri paesi membri interessati.
2012
9788813282585
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