La presenza di Vincenzo Pirrotta si colloca nella fenomenologia più generale di un rapporto vieppiù problematico, ineludibile eppure fortemente censurato, con le eventuali paternità illustri di una linea siciliana prolifica e assai recente. In virtù del plurilinguismo adoperato, s’intravede, nella fedeltà ad una cifra tematica coerente, la partecipazione di Pirrotta alla quête, condivisa da un’intera generazione, di una lingua efficace per il teatro italiano. Una lingua, più che mai, contrassegnata dalla vocazione antica di esperire, senza timori reverenziali, carne e sangue per una pronuncia vivida del mondo.

Una vocazione antica nell'abisso del corpo e della parola

TOMASELLO, Dario
2011-01-01

Abstract

La presenza di Vincenzo Pirrotta si colloca nella fenomenologia più generale di un rapporto vieppiù problematico, ineludibile eppure fortemente censurato, con le eventuali paternità illustri di una linea siciliana prolifica e assai recente. In virtù del plurilinguismo adoperato, s’intravede, nella fedeltà ad una cifra tematica coerente, la partecipazione di Pirrotta alla quête, condivisa da un’intera generazione, di una lingua efficace per il teatro italiano. Una lingua, più che mai, contrassegnata dalla vocazione antica di esperire, senza timori reverenziali, carne e sangue per una pronuncia vivida del mondo.
2011
9788897276159
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