Da dove viene la malinconia radicale e immedicabile dei personaggi di Sergio Pierattini? Dal milieu senese, a cui Tozzi attribuiva la scaturigine decisiva della propria tristezza senza redenzione ? All’immobilità caliginosa di quel luogo, imperturbabile e dolente, al suo cantore, par excellence (Federigo Tozzi, appunto), Pierattini sembra, più che ispirarsi pedissequamente, riconnettersi in una vocazione profonda, ancestrale. La ricognizione del male è pertanto affrontata nella gamma delle implicazioni più sottili, nell’inventario dei danni prodotti, delle pieghe in cui annida l’offesa. Si tratta di un’indagine capillare e senza soste, straripante nel cercare e ricevere risposte, e soprattutto mai arresa alle soluzioni più evidenti, alle facili strumentazioni dei sentimenti.
La luce cinerea dei giorni perduti
TOMASELLO, Dario
2011-01-01
Abstract
Da dove viene la malinconia radicale e immedicabile dei personaggi di Sergio Pierattini? Dal milieu senese, a cui Tozzi attribuiva la scaturigine decisiva della propria tristezza senza redenzione ? All’immobilità caliginosa di quel luogo, imperturbabile e dolente, al suo cantore, par excellence (Federigo Tozzi, appunto), Pierattini sembra, più che ispirarsi pedissequamente, riconnettersi in una vocazione profonda, ancestrale. La ricognizione del male è pertanto affrontata nella gamma delle implicazioni più sottili, nell’inventario dei danni prodotti, delle pieghe in cui annida l’offesa. Si tratta di un’indagine capillare e senza soste, straripante nel cercare e ricevere risposte, e soprattutto mai arresa alle soluzioni più evidenti, alle facili strumentazioni dei sentimenti.Pubblicazioni consigliate
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