La deportazione in KL degli antifascisti schedati in CPC. Un ventaglio di percorsi individuali

Nella parte del saggio di mia stesura ho cercato di mettere in luce le vicende degli italiani schedati in CPC, per varie ragioni mandati successivamente nei campi di concentramento nazisti (KL). L'intento era quello di misurare il nesso tra antifascismo d'origine e deportazione, data la scarsa assenza di studi in proposito e le differenti interpretazioni storiografiche degli autori relativamente ai casi locali da loro indagati. Alcuni ritengono, infatti, che il nesso antifascismo-deportazione sia stato debole, altri invece lo reputano assai stretto sulla base di circostanze di volta in volta enucleate e dimostrate attraverso scavi documentari. Dal mio lavoro, l'analisi delle carte del casellario politico centrale conferma nessi variabili. Forte fu, ad esempio, la presenza dell'antifascismo tra gli scioperanti torinesi e di Sesto S. Giovanni.