Il lavoro è finalizzato ad illustrare le problematiche giuridiche scaturenti dalla proposta, avanzata in sede UE, di istituire appositi fondi di risoluzione nel settore bancario, nell'ambito di una nuova disciplina per la prevenzione e la gestione delle crisi bancarie transfrontaliere. Dopo un inquadramento generale della tematica, si affrontano specificamente le possibili distorsioni della concorrenza connesse alla creazione dei "resolution funds" (in particolare, sotto il profilo della determinazione delle modalità di finanziamento dei fondi e del loro ambito di operatività), nonchè il complesso tema della compatibilità tra questi ultimi e la disciplina degli aiuti di Stato, caratterizzato da evidenti profili di incertezza, legati alla provvisorietà del quadro normativo di riferimento. Si conclude auspicando che la nuova disciplina europea sulle crisi bancarie venga strutturata in modo tale da agevolare quanto più possibile la valutazione di compatibilità tra le forme di intervento ivi previste e le regole sugli aiuti di Stato, specie in relazione ai tipi di sostegno accordato, alla ripartizione dei relativi oneri e alla prevenzione di ingiustificate distorsioni della concorrenza.
I fondi di risoluzione nel settore bancario, tra disciplina della crisi e aiuti di Stato
CIRAOLO, Francesco
2012-01-01
Abstract
Il lavoro è finalizzato ad illustrare le problematiche giuridiche scaturenti dalla proposta, avanzata in sede UE, di istituire appositi fondi di risoluzione nel settore bancario, nell'ambito di una nuova disciplina per la prevenzione e la gestione delle crisi bancarie transfrontaliere. Dopo un inquadramento generale della tematica, si affrontano specificamente le possibili distorsioni della concorrenza connesse alla creazione dei "resolution funds" (in particolare, sotto il profilo della determinazione delle modalità di finanziamento dei fondi e del loro ambito di operatività), nonchè il complesso tema della compatibilità tra questi ultimi e la disciplina degli aiuti di Stato, caratterizzato da evidenti profili di incertezza, legati alla provvisorietà del quadro normativo di riferimento. Si conclude auspicando che la nuova disciplina europea sulle crisi bancarie venga strutturata in modo tale da agevolare quanto più possibile la valutazione di compatibilità tra le forme di intervento ivi previste e le regole sugli aiuti di Stato, specie in relazione ai tipi di sostegno accordato, alla ripartizione dei relativi oneri e alla prevenzione di ingiustificate distorsioni della concorrenza.Pubblicazioni consigliate
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