La combinazione idonea dei profili di rischio e di rendimento, soprattutto nelle piccole imprese, non sempre è perseguibile. Quando l’impresa è piccola e particolarmente rischiosa, spesso gli strumenti tradizionali dell’indebitamento non consentono la copertura del fabbisogno finanziario. Le alternative gestionali si caratterizzano, infatti, per probabilità di perdita attesa talmente elevate da non essere compatibili con il finanziamento nella forma del debito . L’esigenza di favorire l’accesso ai mercati del capitale di rischio per le PMI è, quindi, molto avvertita, così come quella di sviluppare strumenti finanziari convenientemente utilizzabili da queste imprese. Nel corso del tempo, in effetti, l’innovazione finanziaria ha concepito una serie di strumenti finanziari alternativi che inglobano, prevalentemente mediante lo schema concettuale dei derivati, parte delle caratteristiche del capitale proprio. Il capitolo è dedicato allo studio di questi strumenti finanziari, con i quali il finanziatore, da un lato, può garantirsi nelle forme tipiche del debito; dall’altro, detenendo in varie forme il diritto a convertire il suo debito in capitale proprio, può approfittare dell’eventuale concretizzarsi di opzioni di sviluppo beneficiando dell’emergere di capital gain. Nel lavoro si chiarisce che la possibilità di realizzare i predetti risultati non è scontata, ma è frutto di un insieme di fattori, tra i quali riveste particolare rilevanza l’esistenza di intermediari finanziari capaci di accompagnare l’impresa mediante servizi reali e di carattere finanziario, che sono il preludio per l’accesso al mercato dei capitali.

Mercati finanziari e innovazione finanziaria per le PMI

LOPREVITE, Salvatore
2012-01-01

Abstract

La combinazione idonea dei profili di rischio e di rendimento, soprattutto nelle piccole imprese, non sempre è perseguibile. Quando l’impresa è piccola e particolarmente rischiosa, spesso gli strumenti tradizionali dell’indebitamento non consentono la copertura del fabbisogno finanziario. Le alternative gestionali si caratterizzano, infatti, per probabilità di perdita attesa talmente elevate da non essere compatibili con il finanziamento nella forma del debito . L’esigenza di favorire l’accesso ai mercati del capitale di rischio per le PMI è, quindi, molto avvertita, così come quella di sviluppare strumenti finanziari convenientemente utilizzabili da queste imprese. Nel corso del tempo, in effetti, l’innovazione finanziaria ha concepito una serie di strumenti finanziari alternativi che inglobano, prevalentemente mediante lo schema concettuale dei derivati, parte delle caratteristiche del capitale proprio. Il capitolo è dedicato allo studio di questi strumenti finanziari, con i quali il finanziatore, da un lato, può garantirsi nelle forme tipiche del debito; dall’altro, detenendo in varie forme il diritto a convertire il suo debito in capitale proprio, può approfittare dell’eventuale concretizzarsi di opzioni di sviluppo beneficiando dell’emergere di capital gain. Nel lavoro si chiarisce che la possibilità di realizzare i predetti risultati non è scontata, ma è frutto di un insieme di fattori, tra i quali riveste particolare rilevanza l’esistenza di intermediari finanziari capaci di accompagnare l’impresa mediante servizi reali e di carattere finanziario, che sono il preludio per l’accesso al mercato dei capitali.
2012
9788820413194
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