Il «nuovo volto» dell’odierno diritto ecclesiastico risulta essere un mix fra tradizione ed innovazione: lascia intravedere un’utile apertura a nuovi orizzonti tematici, senza tuttavia distogliere lo sguardo dal «fil rouge» che consenta di interpretarli secondo le modalità più «coerenti» con l’identità assunta nell’ambito disciplinare di questa particolare materia. La vocazione interdisciplinare e comparatista al tempo stesso della scienza del diritto ecclesiastico civile merita, invero, di essere compresa e descritta come una qualità particolare ed esclusiva degli studi ad alta specializzazione, destinati ad operare principalmente intra moenia. Il principale compito dell’ecclesiasticista puro, infatti, consiste nell’usare lo strumento della comparazione per verificare ed evidenziare (se ce ne sono), «le assonanze» o, al contrario, «le irriducibili differenze» che intercorrono tra le fattispecie «complesse», nel senso di “complicate” dall’elemento religioso, disciplinate dalle norme speciali del diritto ecclesiastico, e le analoghe fattispecie «semplici» regolate dagli altri rami del diritto civile.
Il contributo della scienza del Diritto ecclesiastico al «farsi» dell'ordinamento giuridico.
TIGANO, Marta
2012-01-01
Abstract
Il «nuovo volto» dell’odierno diritto ecclesiastico risulta essere un mix fra tradizione ed innovazione: lascia intravedere un’utile apertura a nuovi orizzonti tematici, senza tuttavia distogliere lo sguardo dal «fil rouge» che consenta di interpretarli secondo le modalità più «coerenti» con l’identità assunta nell’ambito disciplinare di questa particolare materia. La vocazione interdisciplinare e comparatista al tempo stesso della scienza del diritto ecclesiastico civile merita, invero, di essere compresa e descritta come una qualità particolare ed esclusiva degli studi ad alta specializzazione, destinati ad operare principalmente intra moenia. Il principale compito dell’ecclesiasticista puro, infatti, consiste nell’usare lo strumento della comparazione per verificare ed evidenziare (se ce ne sono), «le assonanze» o, al contrario, «le irriducibili differenze» che intercorrono tra le fattispecie «complesse», nel senso di “complicate” dall’elemento religioso, disciplinate dalle norme speciali del diritto ecclesiastico, e le analoghe fattispecie «semplici» regolate dagli altri rami del diritto civile.Pubblicazioni consigliate
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