Le funzioni linguistiche sono prevalentemente localizzate a livello delle aree corticali e sottocorticali dell’emisfero sinistro. Nei soggetti mancini tut-tavia può determinarsi una “indecisione” funzionale tra i due emisferi cere-brali che causerebbe disturbi del linguaggio di natura diversa (Crow et al. 1998; Basic et al. 2004). Da tempo sono noti numerosi studi sui rapporti tra l’asimmetria cerebra-le, la lateralizzazione emisferica e alcuni disturbi del linguaggio come la di-slessia (Beaton 1997; Illingworth e Bishop 2009; Pernet et al. 2009; Scerri et al. 2010) o i disturbi specifici del linguaggio (Bishop 2005; Badcock et al. 2012). Su altri versanti, indagini simili hanno riguardato la schizofrenia (White et al. 1998; Mohr et al. 2000; 2001) e l’autismo (De Fossé et al. 2004): anche in soggetti con dislessia (Edgar et al. 2006) o disturbi specifici del linguaggio (Whitehouse e Bishop 2008). Alla luce di queste indagini stiamo lavorando a un progetto di ricerca sull’incidenza della dislessia, dei disturbi specifici del linguaggio e delle dif-ficoltà di apprendimento della seconda lingua nei soggetti mancini: nel nostro caso si tratterà di osservare e di studiare bambini che frequentano la terza classe della scuola primaria italiana. La valutazione (indiretta) delle abilità linguistiche dei bambini mancini sarà attuata attraverso la somministrazione di un questionario esplorativo agli insegnanti e ai genitori. I dati acquisiti saranno confrontati con quelli di un analogo campione di soggetti destrimani e con i valori relativi alla casistica neuropsicologica riguardanti soprattutto la dislessia e i disturbi specifici del linguaggio.

L’incidenza del mancinismo nei disturbi del linguaggio

BUCCA, ANTONINO;
2012-01-01

Abstract

Le funzioni linguistiche sono prevalentemente localizzate a livello delle aree corticali e sottocorticali dell’emisfero sinistro. Nei soggetti mancini tut-tavia può determinarsi una “indecisione” funzionale tra i due emisferi cere-brali che causerebbe disturbi del linguaggio di natura diversa (Crow et al. 1998; Basic et al. 2004). Da tempo sono noti numerosi studi sui rapporti tra l’asimmetria cerebra-le, la lateralizzazione emisferica e alcuni disturbi del linguaggio come la di-slessia (Beaton 1997; Illingworth e Bishop 2009; Pernet et al. 2009; Scerri et al. 2010) o i disturbi specifici del linguaggio (Bishop 2005; Badcock et al. 2012). Su altri versanti, indagini simili hanno riguardato la schizofrenia (White et al. 1998; Mohr et al. 2000; 2001) e l’autismo (De Fossé et al. 2004): anche in soggetti con dislessia (Edgar et al. 2006) o disturbi specifici del linguaggio (Whitehouse e Bishop 2008). Alla luce di queste indagini stiamo lavorando a un progetto di ricerca sull’incidenza della dislessia, dei disturbi specifici del linguaggio e delle dif-ficoltà di apprendimento della seconda lingua nei soggetti mancini: nel nostro caso si tratterà di osservare e di studiare bambini che frequentano la terza classe della scuola primaria italiana. La valutazione (indiretta) delle abilità linguistiche dei bambini mancini sarà attuata attraverso la somministrazione di un questionario esplorativo agli insegnanti e ai genitori. I dati acquisiti saranno confrontati con quelli di un analogo campione di soggetti destrimani e con i valori relativi alla casistica neuropsicologica riguardanti soprattutto la dislessia e i disturbi specifici del linguaggio.
2012
9788884434524
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