Il fenomeno della guerra nel mondo antico, i vari esiti della sua rielaborazione storiografica e la predilezione, nelle fonti, per l’esaltazione dei grandi generali sono da sempre temi molto cari agli studiosi. Tali dinamiche letterarie ed i topoi ad esse connessi aiutano noi moderni a prendere piena coscienza dello stretto legame che, nelle società antiche, intercorreva tra la politica e la carriera militare e dell’importanza sociale di certe idealizzazioni storiografiche. Nel mondo romano in particolare, forte è la presenza, nella letteratura storiografica, di un modello di riferimento a cui i maggiori esponenti della politica non potevano non riferirsi, un vero e proprio speculum ducis nato dall’unione tra elementi di provenienza ellenistica ed altri tipicamente romani. Questo ideale d’eccellenza, tuttavia, non sempre è uscito illeso dal confronto con i popoli d’Oriente: il caso dei Parti, ha reso necessaria una serie di rielaborazioni storiografiche che rendessero più comprensibile a un popolo, che tanto aspirava a primeggiare, la serie di difficoltà oggettive a cui mai Roma riuscì definitivamente a venire a capo. Attraverso un’analisi a campione delle fonti, si vuole fornire una idea più chiara di un comportamento storiografico scaturito dal trauma di un confronto scomodo con i popoli d’Oriente.

Guerre e generali nel confronto tra Oriente e Occidente: il caso di Carre

2012-01-01

Abstract

Il fenomeno della guerra nel mondo antico, i vari esiti della sua rielaborazione storiografica e la predilezione, nelle fonti, per l’esaltazione dei grandi generali sono da sempre temi molto cari agli studiosi. Tali dinamiche letterarie ed i topoi ad esse connessi aiutano noi moderni a prendere piena coscienza dello stretto legame che, nelle società antiche, intercorreva tra la politica e la carriera militare e dell’importanza sociale di certe idealizzazioni storiografiche. Nel mondo romano in particolare, forte è la presenza, nella letteratura storiografica, di un modello di riferimento a cui i maggiori esponenti della politica non potevano non riferirsi, un vero e proprio speculum ducis nato dall’unione tra elementi di provenienza ellenistica ed altri tipicamente romani. Questo ideale d’eccellenza, tuttavia, non sempre è uscito illeso dal confronto con i popoli d’Oriente: il caso dei Parti, ha reso necessaria una serie di rielaborazioni storiografiche che rendessero più comprensibile a un popolo, che tanto aspirava a primeggiare, la serie di difficoltà oggettive a cui mai Roma riuscì definitivamente a venire a capo. Attraverso un’analisi a campione delle fonti, si vuole fornire una idea più chiara di un comportamento storiografico scaturito dal trauma di un confronto scomodo con i popoli d’Oriente.
2012
9788897601098
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