Il Saggi cerca di mettere in luce le peculiarità del modello italiano a partire dalle pratiche medico-sanitarie in Etiopia attraverso un doppio registro analitico: storiografico e soggettivo. Da un lato riviste, documentazioni e fonti istituzionali del periodo dell’occupazione e repubblicano evidenzieranno gli aspetti legati alle pratiche mediche in relazione alle ragioni e all’ideologia dell’occupazione. Dall’altro, l’esperienza di un medico italiano in Etiopia (ricostruita attraverso un approccio critico interpretativo della sua opera fotografica) ci permetteranno di analizzare le politiche e le pratiche sanitarie intraprese dalle forze di occupazione e il ruolo dell’operatore sanitario. L’istituzione biomedica emergerà quindi non solo come una poetica propria della propaganda per legittimare l’occupazione militare tra il 1935 e il ’41 ma anche nel periodo repubblicano. In quest’ultimo caso, infatti, i dati inerenti l’ambito della salute e dei servizi sanitari, epurati dalla forte connotazione razziale e segregazionista, furono anch’essi utilizzati per dimostrare una certa efficacia dell’istituzione biomedica italiana e, insieme a strade, ponti, piani di sviluppo agricolo e infrastrutture, di tutto l’operato italiano.
Le politiche sanitarie nelle colonie: riflessioni antropologiche sull'influenza dell'autorità medica nel colonialismo italiano
FICHERA, FABIO
2012-01-01
Abstract
Il Saggi cerca di mettere in luce le peculiarità del modello italiano a partire dalle pratiche medico-sanitarie in Etiopia attraverso un doppio registro analitico: storiografico e soggettivo. Da un lato riviste, documentazioni e fonti istituzionali del periodo dell’occupazione e repubblicano evidenzieranno gli aspetti legati alle pratiche mediche in relazione alle ragioni e all’ideologia dell’occupazione. Dall’altro, l’esperienza di un medico italiano in Etiopia (ricostruita attraverso un approccio critico interpretativo della sua opera fotografica) ci permetteranno di analizzare le politiche e le pratiche sanitarie intraprese dalle forze di occupazione e il ruolo dell’operatore sanitario. L’istituzione biomedica emergerà quindi non solo come una poetica propria della propaganda per legittimare l’occupazione militare tra il 1935 e il ’41 ma anche nel periodo repubblicano. In quest’ultimo caso, infatti, i dati inerenti l’ambito della salute e dei servizi sanitari, epurati dalla forte connotazione razziale e segregazionista, furono anch’essi utilizzati per dimostrare una certa efficacia dell’istituzione biomedica italiana e, insieme a strade, ponti, piani di sviluppo agricolo e infrastrutture, di tutto l’operato italiano.Pubblicazioni consigliate
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