Il presente saggio ha come obiettivo l'esplorazione della relazione tra detenzione carceraria e suicidio. L'analisi è condotta per lo più sulla base di fonti secondarie. L'ipotesi proposta è quella per cui le condizioni ostili alla vita dell'ambiente carcerario corrispondano non tanto a un disinvestimento del settore pubblico quanto a un'ideologia statale relativa alle modalità di inflizione della pena. Alla luce di ciò, il suicidio dei detenuti viene visto come una possibilità ammessa, se non addirittura come un particolare modo di comminare la pena capitale.

Pedagogie dell'annientamento. Carcere e suicidio nell'età della crisi

SAITTA, Pietro
2014-01-01

Abstract

Il presente saggio ha come obiettivo l'esplorazione della relazione tra detenzione carceraria e suicidio. L'analisi è condotta per lo più sulla base di fonti secondarie. L'ipotesi proposta è quella per cui le condizioni ostili alla vita dell'ambiente carcerario corrispondano non tanto a un disinvestimento del settore pubblico quanto a un'ideologia statale relativa alle modalità di inflizione della pena. Alla luce di ciò, il suicidio dei detenuti viene visto come una possibilità ammessa, se non addirittura come un particolare modo di comminare la pena capitale.
2014
9788857521275
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