Ogni specie ha il proprio “ambiente etologicamente vincolato”: il sapiens ne possiede uno i cui vincoli rappresentativi sono costituiti dal linguaggio, una modalità di conoscenza del mondo che fornisce un enorme potenziale cognitivo, e contemporaneamente una ineliminabile condanna rappresentazionale. L’idea che il linguaggio sia la tecnologia della nostra cognizione implica che non possiamo esimerci dall’impiegare il linguaggio per rappresentarci il mondo. Il prezzo del linguaggio è, allora, il pensiero tecnomorfo che spinge il sapiens all’accumulo delle conoscenze superando così il singolo individuo e diventando memoria di specie: in questo risiede l’interesse per la tecnologia da un lato e per la dimensione ecologico-sociale dall’altro. Ogni “strumento” che possa costituire una protesi rappresentazionale della realtà è l’esempio di come la tecnologia sia prodotto diretto della mente linguistico-composizionale e contemporaneamente la influenzi a tal punto da diventarne processo interno. Il volume è strutturato in tre sezioni; all'interno della prima viene affrontato il tema dell'evoluzione linguistica adottando diverse metodologie che vanno dalla comparazione delle lingue con la struttura del DNA alla comparazione del linguaggio umano con i linguaggi degli animali non umani. La sezione presenta le prospettive più attuali e plausibili nel definire e spiegare vincoli, condizionamenti e specie-specifità della mente umana. La seconda sezione è incentrata su tematiche di carattere psicopatologico e biopolitico all'interno di cornici metodologiche differenti che analizzano le correlazioni e le salienze di alcuni comportamenti umani in chiave naturalistica, sociobiologica, eco-etologica. L'ultima parte del volume affronta e sviluppa temi relativi alla naturalizzazione delle dimensioni estetiche e performative aventi la mediazione come tratto condiviso e costitutivo.
Le ragioni della natura. La sfida naturalistica delle scienze della vita
FALZONE, Alessandra;NUCERA, Sebastiano;PARISI, Francesco
2014-01-01
Abstract
Ogni specie ha il proprio “ambiente etologicamente vincolato”: il sapiens ne possiede uno i cui vincoli rappresentativi sono costituiti dal linguaggio, una modalità di conoscenza del mondo che fornisce un enorme potenziale cognitivo, e contemporaneamente una ineliminabile condanna rappresentazionale. L’idea che il linguaggio sia la tecnologia della nostra cognizione implica che non possiamo esimerci dall’impiegare il linguaggio per rappresentarci il mondo. Il prezzo del linguaggio è, allora, il pensiero tecnomorfo che spinge il sapiens all’accumulo delle conoscenze superando così il singolo individuo e diventando memoria di specie: in questo risiede l’interesse per la tecnologia da un lato e per la dimensione ecologico-sociale dall’altro. Ogni “strumento” che possa costituire una protesi rappresentazionale della realtà è l’esempio di come la tecnologia sia prodotto diretto della mente linguistico-composizionale e contemporaneamente la influenzi a tal punto da diventarne processo interno. Il volume è strutturato in tre sezioni; all'interno della prima viene affrontato il tema dell'evoluzione linguistica adottando diverse metodologie che vanno dalla comparazione delle lingue con la struttura del DNA alla comparazione del linguaggio umano con i linguaggi degli animali non umani. La sezione presenta le prospettive più attuali e plausibili nel definire e spiegare vincoli, condizionamenti e specie-specifità della mente umana. La seconda sezione è incentrata su tematiche di carattere psicopatologico e biopolitico all'interno di cornici metodologiche differenti che analizzano le correlazioni e le salienze di alcuni comportamenti umani in chiave naturalistica, sociobiologica, eco-etologica. L'ultima parte del volume affronta e sviluppa temi relativi alla naturalizzazione delle dimensioni estetiche e performative aventi la mediazione come tratto condiviso e costitutivo.Pubblicazioni consigliate
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