Partendo dalla premessa che la questione delle nazionalità in fermento nell’area danubiano-balcanica contro gli imperi multinazionali costituisce uno dei motivi più profondi della crisi che porta allo scoppio della Grande Guerra, il saggio prende in esame l’evolversi di tale crisi nei Paesi boemi (České země), concentrando l’attenzione sul contrastato rapporto con il potere asburgico avuto da colui che, dopo il conflitto, sarebbe stato il “padre” fondatore e primo presidente dello Stato cecoslovacco. Può sembrare sorprendente che Tomáš G. Masaryk, un filosofo che aveva sempre professato le idee della tolleranza e di un liberalismo umanitario (filozofie humanitní) e che, da posizioni politicamente moderate, aveva cercato fino all’ultimo il dialogo con la componente tedesca dell’Impero, un uomo che aveva pure aspramente criticato lo sterile nazionalismo dei Vecchi e dei Giovani Cechi, operi, una volta scoppiata la guerra, una radicale scelta di campo in direzione della solidarietà slava e contro l’ipotesi di un futuro dominio pangermanista su tutta l’Europa centrale e balcanica. Nel contributo si ricostruiscono le cause e le tappe di tale svolta nell’azione politica di Masaryk.

Loyalty to the Habsburgs or Slavic Solidarity? Masaryk's Dilemma in 1914

FORNARO, Pasquale
2015-01-01

Abstract

Partendo dalla premessa che la questione delle nazionalità in fermento nell’area danubiano-balcanica contro gli imperi multinazionali costituisce uno dei motivi più profondi della crisi che porta allo scoppio della Grande Guerra, il saggio prende in esame l’evolversi di tale crisi nei Paesi boemi (České země), concentrando l’attenzione sul contrastato rapporto con il potere asburgico avuto da colui che, dopo il conflitto, sarebbe stato il “padre” fondatore e primo presidente dello Stato cecoslovacco. Può sembrare sorprendente che Tomáš G. Masaryk, un filosofo che aveva sempre professato le idee della tolleranza e di un liberalismo umanitario (filozofie humanitní) e che, da posizioni politicamente moderate, aveva cercato fino all’ultimo il dialogo con la componente tedesca dell’Impero, un uomo che aveva pure aspramente criticato lo sterile nazionalismo dei Vecchi e dei Giovani Cechi, operi, una volta scoppiata la guerra, una radicale scelta di campo in direzione della solidarietà slava e contro l’ipotesi di un futuro dominio pangermanista su tutta l’Europa centrale e balcanica. Nel contributo si ricostruiscono le cause e le tappe di tale svolta nell’azione politica di Masaryk.
2015
978-1-4438-8531-7
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