Una barriera trasparente separa le persone con disabilità da chi ne è privo: la difficoltà di vedere la disabilità, sottraendola alla rimozione che ancora l’avvolge. Per tentare di abbattere la barriera, il testo propone di adottare la prospettiva del sapere umanistico, che non solo offra una fenomenologia dei modi parziali in cui la disabilità è stata vista nel passato ed è vista nel presente, ma apra anche alla possibilità di una diversa, piena, visione, basata su un nuovo umanesimo, in cui la vulnerabilità sia cifra essenziale dell’umano. Dalla riscoperta delle tracce lasciate dalle persone con disabilità nella storia e nella letteratura del mondo antico, nell’età greca, in quella romana e nei primi secoli del cristianesimo, si passa alle analisi condotte da storici, sociologi, esperti della comunicazione massmediale, delle contraddizioni del nostro tempo, diviso tra tendenze inclusive e rischi di emarginazione e stigma. La linguistica, la filosofia e lo studio di diverse forme di rappresentazione artistica aprono inoltre spazi di riflessione su come sia difficile e al tempo stesso essenziale per muovere verso un nuovo umanesimo tentare di dire, pensare e raffigurare la disabilità. Il testo chiude con esperienze di pittura guidate che traducono in immagini il vissuto di persone con disabilità mentale.
Vedere la disabilità. Per una prospettiva umanistica
GENSABELLA, Marianna
2014-01-01
Abstract
Una barriera trasparente separa le persone con disabilità da chi ne è privo: la difficoltà di vedere la disabilità, sottraendola alla rimozione che ancora l’avvolge. Per tentare di abbattere la barriera, il testo propone di adottare la prospettiva del sapere umanistico, che non solo offra una fenomenologia dei modi parziali in cui la disabilità è stata vista nel passato ed è vista nel presente, ma apra anche alla possibilità di una diversa, piena, visione, basata su un nuovo umanesimo, in cui la vulnerabilità sia cifra essenziale dell’umano. Dalla riscoperta delle tracce lasciate dalle persone con disabilità nella storia e nella letteratura del mondo antico, nell’età greca, in quella romana e nei primi secoli del cristianesimo, si passa alle analisi condotte da storici, sociologi, esperti della comunicazione massmediale, delle contraddizioni del nostro tempo, diviso tra tendenze inclusive e rischi di emarginazione e stigma. La linguistica, la filosofia e lo studio di diverse forme di rappresentazione artistica aprono inoltre spazi di riflessione su come sia difficile e al tempo stesso essenziale per muovere verso un nuovo umanesimo tentare di dire, pensare e raffigurare la disabilità. Il testo chiude con esperienze di pittura guidate che traducono in immagini il vissuto di persone con disabilità mentale.Pubblicazioni consigliate
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