La questione della "Schuldfrage" rappresenta ancora oggi un tema tutt'altro che marginale nella storiografia tedesca. Il prorompere sulla scena di "Assalto al potere mondiale" di Fritz Fischer negli anni Sessanta, in Germania, interruppe il lungo sonno dell'establishment storico tradiizonale, che fino a quel momento aveva coltivato l'idea che lo scoppio della Grande Guerra fosse stato appannaggio di tutti i Paesi che vi avevano preso parte. Era questa una elaborazione dei fatti costruita a tavolino dal ministero degli Esteri nell'immediato dopoguerra, per rispondere alle accuse alla Germania da parte delle potenze dell'Intesa di avere deliberatamente provocato la guerra. Ora Fischer rilanciava la questione della "colpa" tedesca attraverso tre argomentazioni di fondo: 1) dall'ultimo torno dell'Ottocento la Germania guglielmina aveva inseguito sogni di egemonia mondiale; 2) la Germania aveva "voluto" la guerra; 3) esistevano nessi molto stretti tra i sogni espansionistici incorsi nel Primo conflitto mondiale e quelli legati alle politiche geopolitiche naziste. L'establishment storiografico di vecchia tradizione si sentì minacciato dall'opera di Fischer e cercò in tutti i modi di ostacolarne la fortuna sia in Germania, sia all'estero. Il saggio ripropone le tappe del dibattito storiografico tedesco sulla questione, sino a comprenderne i risvolti più recenti.
Fu la Germania a volere la Grande Guerra? Fritz Fischer e la "Schuldfrage"
D'Amico, Giovanna
2015-01-01
Abstract
La questione della "Schuldfrage" rappresenta ancora oggi un tema tutt'altro che marginale nella storiografia tedesca. Il prorompere sulla scena di "Assalto al potere mondiale" di Fritz Fischer negli anni Sessanta, in Germania, interruppe il lungo sonno dell'establishment storico tradiizonale, che fino a quel momento aveva coltivato l'idea che lo scoppio della Grande Guerra fosse stato appannaggio di tutti i Paesi che vi avevano preso parte. Era questa una elaborazione dei fatti costruita a tavolino dal ministero degli Esteri nell'immediato dopoguerra, per rispondere alle accuse alla Germania da parte delle potenze dell'Intesa di avere deliberatamente provocato la guerra. Ora Fischer rilanciava la questione della "colpa" tedesca attraverso tre argomentazioni di fondo: 1) dall'ultimo torno dell'Ottocento la Germania guglielmina aveva inseguito sogni di egemonia mondiale; 2) la Germania aveva "voluto" la guerra; 3) esistevano nessi molto stretti tra i sogni espansionistici incorsi nel Primo conflitto mondiale e quelli legati alle politiche geopolitiche naziste. L'establishment storiografico di vecchia tradizione si sentì minacciato dall'opera di Fischer e cercò in tutti i modi di ostacolarne la fortuna sia in Germania, sia all'estero. Il saggio ripropone le tappe del dibattito storiografico tedesco sulla questione, sino a comprenderne i risvolti più recenti.File | Dimensione | Formato | |
---|---|---|---|
Fritz Fischer e la Schuldfrage (1).pdf
solo gestori archivio
Tipologia:
Versione Editoriale (PDF)
Licenza:
Tutti i diritti riservati (All rights reserved)
Dimensione
9.45 MB
Formato
Adobe PDF
|
9.45 MB | Adobe PDF | Visualizza/Apri Richiedi una copia |
Pubblicazioni consigliate
I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.