Ogni libro in realtà è scritto solo per un esiguo drappello di interlocutori privilegiati dell’autore, sparsi nel tempo. Riflessioni originano dal titolo di un libro di cui si prova ad immaginare il contenuto e che nel titolo, ha come argomento; il parlarne, dei libri, senza averli letti. Quindi questa non è una recensione. Il sasso nello stagno di Gianni Rodari come le sirene di Ulisse evocano l’immagine dei desiderosi di leggere tutto quanto gli si presenta interessante, ma è spietato il tempo, non sarà mai possibile leggere tutto ciò che interesserebbe. Ecco allora la figura del presentatore di libri, anche lui, pur dotato delle migliori intenzioni, non riesce a star dietro alle richieste ed arriva a parlar di libri anche solo a partire da titolo, copertina e nome dell’autore. Poi userà lo stesso canovaccio per libri differenti, modificando il racconto con l’inventiva stimolata dallo stesso uditorio. E’ una rappresentazione ciò a cui si assisterà e quell’appagamento solleverà dal gravoso compito di leggere il libro che in realtà è scritto solo per un esiguo drappello di interlocutori privilegiati dell’autore, sparsi nel tempo.Chi sa cosa mai ci sarà scritto nel libro? L'invenzione è un ritrovamento!
Un genere d'invenzione-ritrovamento
MARCHESE, CLAUDIO
2015-01-01
Abstract
Ogni libro in realtà è scritto solo per un esiguo drappello di interlocutori privilegiati dell’autore, sparsi nel tempo. Riflessioni originano dal titolo di un libro di cui si prova ad immaginare il contenuto e che nel titolo, ha come argomento; il parlarne, dei libri, senza averli letti. Quindi questa non è una recensione. Il sasso nello stagno di Gianni Rodari come le sirene di Ulisse evocano l’immagine dei desiderosi di leggere tutto quanto gli si presenta interessante, ma è spietato il tempo, non sarà mai possibile leggere tutto ciò che interesserebbe. Ecco allora la figura del presentatore di libri, anche lui, pur dotato delle migliori intenzioni, non riesce a star dietro alle richieste ed arriva a parlar di libri anche solo a partire da titolo, copertina e nome dell’autore. Poi userà lo stesso canovaccio per libri differenti, modificando il racconto con l’inventiva stimolata dallo stesso uditorio. E’ una rappresentazione ciò a cui si assisterà e quell’appagamento solleverà dal gravoso compito di leggere il libro che in realtà è scritto solo per un esiguo drappello di interlocutori privilegiati dell’autore, sparsi nel tempo.Chi sa cosa mai ci sarà scritto nel libro? L'invenzione è un ritrovamento!Pubblicazioni consigliate
I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.