La riflessione storica su una pedagogia intesa come sapere/scienza militante può, e dovrebbe, rifarsi a quelle teorie, fiorite nel corso del XX secolo, che hanno tentato di indicare un nuovo orizzonte ermeneutico, penetrante e critico con il quale ri-avviare la riflessione speculativa in pedagogia. Tra queste spicca, per originarietà di pensiero e fecondità di idee, quella di LUCIO LOMBARDO RADICE (Catania, 1916 – Bruxelles, 1982). Questi, in particolare, delineando i caratteri precipui del suo marxismo aperto, anche attraverso un dialogo serrato con gli intellettuali cattolici del tempo, fissa gli obiettivi e i compiti di una schola nova. Una scuola che si propone di avviare la mente del fanciullo ad uno sano sviluppo razionale. Coerentemente alle sue idee, egli sollecita non una scuola qualunque, ma una scuola nella quale non vi siano idee privilegiate, non vi siano tabù religiosi; una scuola che abitui al confronto critico, al rigore, all’ardire di sempre nuove ipotesi senza per questo porre il marxismo a base dell’insegnamento o ridurlo a materia.

Marxismo aperto e pedagogia. La lezione di Lucio Lombardo Radice

DE SALVO, Dario
2015-01-01

Abstract

La riflessione storica su una pedagogia intesa come sapere/scienza militante può, e dovrebbe, rifarsi a quelle teorie, fiorite nel corso del XX secolo, che hanno tentato di indicare un nuovo orizzonte ermeneutico, penetrante e critico con il quale ri-avviare la riflessione speculativa in pedagogia. Tra queste spicca, per originarietà di pensiero e fecondità di idee, quella di LUCIO LOMBARDO RADICE (Catania, 1916 – Bruxelles, 1982). Questi, in particolare, delineando i caratteri precipui del suo marxismo aperto, anche attraverso un dialogo serrato con gli intellettuali cattolici del tempo, fissa gli obiettivi e i compiti di una schola nova. Una scuola che si propone di avviare la mente del fanciullo ad uno sano sviluppo razionale. Coerentemente alle sue idee, egli sollecita non una scuola qualunque, ma una scuola nella quale non vi siano idee privilegiate, non vi siano tabù religiosi; una scuola che abitui al confronto critico, al rigore, all’ardire di sempre nuove ipotesi senza per questo porre il marxismo a base dell’insegnamento o ridurlo a materia.
2015
978-884674372-5
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