Tra incertezze e ripensamenti oggi il mondo della cultura s’interroga sull’importanza che il concetto di tempo assume in ciascuna disciplina e, soprattutto, sulla sua rilevanza all’interno della complessità ecologica. Il problema centrale della “nuova alleanza” tra uomo e natura è proprio quello del tempo e delle sue relazioni con la complessità. Le diverse declinazioni del concetto di tempo ci portano a parlare di un tempo plurale che, incrociandosi con lo spazio, si fa paesaggio in quella dimensione particolare che è il “tempo debito”. Una riflessione importante sulla costruzione del paesaggio che scaturisce dalla relazione fra tempi geologici, biologici e antropici, è quella fatta dall’approccio territorialista portato avanti da Alberto Magnaghi. Si tratta di una pianificazione/progettazione socialmente prodotta in grado di prefigurare e costruire un futuro basato sul riconoscimento dell’identità e della qualità dell’abitare: il paesaggio diventa la manifestazione sensibile del processo di territorializzazione in cui «il progetto attiva la relazione fra memoria sapiente e innovazione».

Il tempo plurale del paesaggio

ARENA, Marina
2009-01-01

Abstract

Tra incertezze e ripensamenti oggi il mondo della cultura s’interroga sull’importanza che il concetto di tempo assume in ciascuna disciplina e, soprattutto, sulla sua rilevanza all’interno della complessità ecologica. Il problema centrale della “nuova alleanza” tra uomo e natura è proprio quello del tempo e delle sue relazioni con la complessità. Le diverse declinazioni del concetto di tempo ci portano a parlare di un tempo plurale che, incrociandosi con lo spazio, si fa paesaggio in quella dimensione particolare che è il “tempo debito”. Una riflessione importante sulla costruzione del paesaggio che scaturisce dalla relazione fra tempi geologici, biologici e antropici, è quella fatta dall’approccio territorialista portato avanti da Alberto Magnaghi. Si tratta di una pianificazione/progettazione socialmente prodotta in grado di prefigurare e costruire un futuro basato sul riconoscimento dell’identità e della qualità dell’abitare: il paesaggio diventa la manifestazione sensibile del processo di territorializzazione in cui «il progetto attiva la relazione fra memoria sapiente e innovazione».
2009
978-88-89367-59-9
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