Nel segno della contraddizione. La metafora gordiana del potere in Junger e Schmitt (1953-1955)

Tra le metafore politiche, quella del nodo di Gordio occupa un posto di rilievo. Ernest Jünger se ne serve per rappresentare la perenne polarità di Oriente e Occidente, Carl Schmitt vi privilegia invece la variante eterodossa suggerita dall'Anabasi di Arriano: senza operare un taglio Alessandro Magno sfilò dal mitico carro la parte del timone che nascondeva il nodo complicatissimo. Il dialogo tra Jünger e Schmitt prolunga, fin dentro la seconda guerra mondiale, la promessa della signoria sull’Asia assicurata a chi il fatale nodo avesse sciolto o tagliato. Sono molte le questioni sollevate dal dialogo dei due Autori riguardo alle origini del potere e al costituirsi delle ragioni di Stato. Il saggio ne vuole mettere in luce il diverso e divaricante ritorno ai miti fondativi e anticipa una domanda: la Russia è l'erede o l'esecutrice testamentaria della finis Europae?