Il saggio affronta i profili di disciplina del «volo a vela», attività nautica realizzata con strutture più pesanti dell’aria a sostentamento dinamico (aerodine) non munite di organo moto propulsore ed in grado di veleggiare sfruttando le correnti ascensionali (alianti). A seguito dell’abrogazione dell’intero titolo X del libro I, parte II, c. nav., operata nel corso del più ampio intervento di revisione della parte aeronautica del codice della navigazione, è venuta meno la disciplina «speciale» prevista per il volo con alianti, mezzi considerati oggi aeromobili e, pertanto, sottoposti in linea di principio alle disposizioni del codice della navigazione. In tale quadro il lavoro , (precisati i confini entro cui è possibile qualificare il movimento degli alianti ultraleggeri e degli strumenti assimilati come «volo libero», secondo la definizione adottata dalla normativa di settore per indicare la circolazione degli apparecchi privi di motore), analizza i profili di disciplina che deviano rispetto all’ordinamento «generale» del codice, con riguardo agli aspetti amministrativi ed alle regole di circolazione nel volo praticato con mezzi che ricadano entro i valori di massa massima al decollo fissati dal d.m. 22 novembre 2010, secondo le disposizioni della legge del 25 marzo 1985, n. 106 sul volo da diporto o sportivo.
Profili di disciplina del volo a vela
INGRATOCI SCORCIAPINO, Cinzia
2015-01-01
Abstract
Il saggio affronta i profili di disciplina del «volo a vela», attività nautica realizzata con strutture più pesanti dell’aria a sostentamento dinamico (aerodine) non munite di organo moto propulsore ed in grado di veleggiare sfruttando le correnti ascensionali (alianti). A seguito dell’abrogazione dell’intero titolo X del libro I, parte II, c. nav., operata nel corso del più ampio intervento di revisione della parte aeronautica del codice della navigazione, è venuta meno la disciplina «speciale» prevista per il volo con alianti, mezzi considerati oggi aeromobili e, pertanto, sottoposti in linea di principio alle disposizioni del codice della navigazione. In tale quadro il lavoro , (precisati i confini entro cui è possibile qualificare il movimento degli alianti ultraleggeri e degli strumenti assimilati come «volo libero», secondo la definizione adottata dalla normativa di settore per indicare la circolazione degli apparecchi privi di motore), analizza i profili di disciplina che deviano rispetto all’ordinamento «generale» del codice, con riguardo agli aspetti amministrativi ed alle regole di circolazione nel volo praticato con mezzi che ricadano entro i valori di massa massima al decollo fissati dal d.m. 22 novembre 2010, secondo le disposizioni della legge del 25 marzo 1985, n. 106 sul volo da diporto o sportivo.Pubblicazioni consigliate
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