L’emanazione, nel 2001, da parte dell’International Accounting Standards Committee (IASC) di un principio contabile specifico per il settore dell’agricoltura, ha rappresentato un momento fondamentale nello sviluppo di un set di standard riconosciuti a livello internazionale. Infatti, il progetto riguardante il settore agricolo, iniziato nel 1994, e concluso, in una prima fase, con l’emanazione dello IAS 41, si è maturato in conseguenza del progressivo convincimento, da parte dello IASC, sulla necessità di operare anche a favore dei paesi in via di sviluppo. È opportuno ricordare che fino allora, tutti i principi contabili emanati, erano stati essenzialmente indirizzati ad ambiti d’interesse propri dei paesi anglosassoni e degli Stati Uniti, nei quali l’economia è poco legata al settore dell’agricoltura ritenuto, pertanto, poco considerevole. In seguito, in conseguenza delle numerose sollecitazioni provenienti da una più ampia e diversificata comunità economica, la sfera di interesse dello IASC si è progressivamente allargata fino ad includere anche i paesi in via di sviluppo nei quali, com’è noto, esiste una radicata ed antica vocazione agricola. Lo IAS 41 segna anche un altro importante passaggio: è stato, difatti, l'ultimo dei principi approvati dallo IASC, prima della trasformazione che ha apportato un articolato processo di riorganizzazione interna concluso con la creazione dell’International Accounting Stan- dard Board, (IASB) in sostituzione dello IASC. Alla luce delle varie fasi che hanno caratterizzato lo sviluppo dello IAS 41 fin dalla sua emanazione e che sono tutt’ora in atto, il lavoro intende fare un’analisi critica delle ultime modifiche apportate nel 2014 allo IAS 41 con l’emanazione di un nuovo principio: lo IAS 41 Agriculture: Bearer Plants (Amendments to IAS 16 and IAS 41).
La valutazione delle piante fruttifere in base allo IAS 16
CENTORRINO, GiovannaPrimo
2015-01-01
Abstract
L’emanazione, nel 2001, da parte dell’International Accounting Standards Committee (IASC) di un principio contabile specifico per il settore dell’agricoltura, ha rappresentato un momento fondamentale nello sviluppo di un set di standard riconosciuti a livello internazionale. Infatti, il progetto riguardante il settore agricolo, iniziato nel 1994, e concluso, in una prima fase, con l’emanazione dello IAS 41, si è maturato in conseguenza del progressivo convincimento, da parte dello IASC, sulla necessità di operare anche a favore dei paesi in via di sviluppo. È opportuno ricordare che fino allora, tutti i principi contabili emanati, erano stati essenzialmente indirizzati ad ambiti d’interesse propri dei paesi anglosassoni e degli Stati Uniti, nei quali l’economia è poco legata al settore dell’agricoltura ritenuto, pertanto, poco considerevole. In seguito, in conseguenza delle numerose sollecitazioni provenienti da una più ampia e diversificata comunità economica, la sfera di interesse dello IASC si è progressivamente allargata fino ad includere anche i paesi in via di sviluppo nei quali, com’è noto, esiste una radicata ed antica vocazione agricola. Lo IAS 41 segna anche un altro importante passaggio: è stato, difatti, l'ultimo dei principi approvati dallo IASC, prima della trasformazione che ha apportato un articolato processo di riorganizzazione interna concluso con la creazione dell’International Accounting Stan- dard Board, (IASB) in sostituzione dello IASC. Alla luce delle varie fasi che hanno caratterizzato lo sviluppo dello IAS 41 fin dalla sua emanazione e che sono tutt’ora in atto, il lavoro intende fare un’analisi critica delle ultime modifiche apportate nel 2014 allo IAS 41 con l’emanazione di un nuovo principio: lo IAS 41 Agriculture: Bearer Plants (Amendments to IAS 16 and IAS 41).File | Dimensione | Formato | |
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