Dinanzi alla sovranità impersonale di ogni sistema – sia esso filosofico, religioso, politico, giuridico – insorge e risorge, oggi come ieri, la riflessione kiekegaardiana sul 'singolo', come verità irriducibile agli schemi consolidati e istituzionalizzati sotto il manto giustificativo della ragione. Soltanto la singolarità è in grado di accogliere "l’inverosimile" in funzione categoriale rispetto al ‘politico’, qui considerato come figura di tutti quei sistemi che pretendono di avere in sé il proprio telos. In particolare, nella visione kierkegaardina, la possibilità di scardinare qualsivoglia sistema (filosofico, religioso, politico, giuridico) da parte del singolo avviene per via religiosa. Le istituzioni rappresentano, nel diritto come nella storia, la categoria dell’oggettività che Kierkegaard intende spezzare introducendo provocatoriamente il critianesimo come segno di contraddizione che identifica l'autentica singolarità. Si esorta così ad un genere sconosciuto di lotta, che non mira ad abbattere il potente di turno, ma si ripete ogni momento, ogni giorno, in ogni tempo ed in ogni luogo dove esista una pretesa di assolutezza da parte del relativo.

Pensare il decisivo. Una riflessione simbolico-politica sulla “contemporaneità”

RECUPERO, MARIA GRAZIA
2015-01-01

Abstract

Dinanzi alla sovranità impersonale di ogni sistema – sia esso filosofico, religioso, politico, giuridico – insorge e risorge, oggi come ieri, la riflessione kiekegaardiana sul 'singolo', come verità irriducibile agli schemi consolidati e istituzionalizzati sotto il manto giustificativo della ragione. Soltanto la singolarità è in grado di accogliere "l’inverosimile" in funzione categoriale rispetto al ‘politico’, qui considerato come figura di tutti quei sistemi che pretendono di avere in sé il proprio telos. In particolare, nella visione kierkegaardina, la possibilità di scardinare qualsivoglia sistema (filosofico, religioso, politico, giuridico) da parte del singolo avviene per via religiosa. Le istituzioni rappresentano, nel diritto come nella storia, la categoria dell’oggettività che Kierkegaard intende spezzare introducendo provocatoriamente il critianesimo come segno di contraddizione che identifica l'autentica singolarità. Si esorta così ad un genere sconosciuto di lotta, che non mira ad abbattere il potente di turno, ma si ripete ogni momento, ogni giorno, in ogni tempo ed in ogni luogo dove esista una pretesa di assolutezza da parte del relativo.
2015
9788891727367
File in questo prodotto:
Non ci sono file associati a questo prodotto.
Pubblicazioni consigliate

I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.

Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11570/3103597
Citazioni
  • ???jsp.display-item.citation.pmc??? ND
  • Scopus ND
  • ???jsp.display-item.citation.isi??? ND
social impact