Nel contributo si ricostruisce come cambia lo storytelling del delitto quando carnefici sono le donne. La premessa teorica della ricerca è connessa al vivace dibattito pubblico attivo sulle donne vittime di violenza. In questa cornice, l’ipotesi che s'intende sviluppare è che il tema delle donne-vittima, facendo leva su rappresentazioni stereotipate del femminile, ha avuto ampio spazio nel frame mediale. Al contrario, i racconti sulle donne assassine sono quasi taciuti. Cosa accade quando donne aggressive provocano la rottura dell’ordine sociale che da sempre suggerisce che la violenza è una tipica, atavica caratteristica del genere maschile? La violenza, sebbene i dati statistici continuino a dimostrare che sia un universo prevalentemente maschile, non esclude dalla possibilità di commettere atti delittuosi le donne. La violenza femminile nei media, però, sembra non esistere e se esiste sembra non suscitare allarme. Le scritture mediali attraverso cui vengono delineate le immagini di donne che causano sofferenze atroci mettono in forma rappresentazioni fortemente emotive che soffocano il potenziale di violenza femminile.
L'iper-visibilità del male e la violenza negata-
Antonia Cava
2017-01-01
Abstract
Nel contributo si ricostruisce come cambia lo storytelling del delitto quando carnefici sono le donne. La premessa teorica della ricerca è connessa al vivace dibattito pubblico attivo sulle donne vittime di violenza. In questa cornice, l’ipotesi che s'intende sviluppare è che il tema delle donne-vittima, facendo leva su rappresentazioni stereotipate del femminile, ha avuto ampio spazio nel frame mediale. Al contrario, i racconti sulle donne assassine sono quasi taciuti. Cosa accade quando donne aggressive provocano la rottura dell’ordine sociale che da sempre suggerisce che la violenza è una tipica, atavica caratteristica del genere maschile? La violenza, sebbene i dati statistici continuino a dimostrare che sia un universo prevalentemente maschile, non esclude dalla possibilità di commettere atti delittuosi le donne. La violenza femminile nei media, però, sembra non esistere e se esiste sembra non suscitare allarme. Le scritture mediali attraverso cui vengono delineate le immagini di donne che causano sofferenze atroci mettono in forma rappresentazioni fortemente emotive che soffocano il potenziale di violenza femminile.Pubblicazioni consigliate
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