George Santayana è un filosofo oggi molto apprezzato in America nonostante, anzi, forse proprio in virtù del suo problematico rapporto con il mondo americano. La sua particolare posizione di insider/outsider lo ha dotato di uno sguardo penetrante su quella che egli, con una fortunata espressione, ha definito "la tradizione signorile"della filosofia americana. Al centro della sua visione emerge un dualismo insanabile tra due anime del mondo americano: una che trova espressione nella religione, nella morale, nella filosofia accademica e nella letteratura, caratterizzata dalla fedeltà alla tradizione e dal rifiuto di tutto ciò che si allontanava essa; l'altra, all'opposto, caratterizzata dall'apertura verso il nuovo dalla costante ricerca della crescita economica. Nei confronti di entrambe Santayana esprime una critica serata: contro la prima per il suo soffocante atteggiamento di censura nei confronti del nuovo e del diverso, contro la seconda per il suo smaccato utilitarismo e la sua limitatezza culturale. Ne deriva una critica della modernità di grande interesse per il dibattito contemporaneo sul tema del controllo della libertà individuale, in quanto essa procede di pari passo con l'incentivazione del progresso e il miglioramento delle condizioni meramente materiali della vita nel mondo contemporaneo

La filosofia della cultura di George Santayana

Vaiana Leonarda
2016-01-01

Abstract

George Santayana è un filosofo oggi molto apprezzato in America nonostante, anzi, forse proprio in virtù del suo problematico rapporto con il mondo americano. La sua particolare posizione di insider/outsider lo ha dotato di uno sguardo penetrante su quella che egli, con una fortunata espressione, ha definito "la tradizione signorile"della filosofia americana. Al centro della sua visione emerge un dualismo insanabile tra due anime del mondo americano: una che trova espressione nella religione, nella morale, nella filosofia accademica e nella letteratura, caratterizzata dalla fedeltà alla tradizione e dal rifiuto di tutto ciò che si allontanava essa; l'altra, all'opposto, caratterizzata dall'apertura verso il nuovo dalla costante ricerca della crescita economica. Nei confronti di entrambe Santayana esprime una critica serata: contro la prima per il suo soffocante atteggiamento di censura nei confronti del nuovo e del diverso, contro la seconda per il suo smaccato utilitarismo e la sua limitatezza culturale. Ne deriva una critica della modernità di grande interesse per il dibattito contemporaneo sul tema del controllo della libertà individuale, in quanto essa procede di pari passo con l'incentivazione del progresso e il miglioramento delle condizioni meramente materiali della vita nel mondo contemporaneo
2016
978-88-452-8320-8
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