La tecnica di rilevazione sul campo e la metodologia etnografica, ai tempi in cui operavano Pitré e Salomone Marino, ma egli si rifaceva a Tommaso Cannizzaro, di Giovanni De Nava rivelano una modernità inattesa. L'accesso alle carte private e inedite dell'intellettuale calabrese, grazie al lavoro di recupero e ricostruzione della nipote Ludovica, consente oggi di apprezzare una raffinata pratica di campo che tra fine Ottocento e primi Novecento non era particolarmente diffusa in Italia. In particolare, l'analisi di un rito funerario dell'area aspromontana e le relazioni ambivalenti delle donne di malavita sono esempi molto interessanti di una etnografia corale e intersoggettiva. L'intero libro, invece, contiene una produzione scelta di poesie del De Nava, che scriveva in dialetto reggino del tempo, cosa che rappresenta oggi un ottimo terreno filologico e letterario.
Povertà, violenza e riscatto. La sensibilità etnografica e il lavoro sul campo di Giovanni De Nava
Mario Bolognari
2017-01-01
Abstract
La tecnica di rilevazione sul campo e la metodologia etnografica, ai tempi in cui operavano Pitré e Salomone Marino, ma egli si rifaceva a Tommaso Cannizzaro, di Giovanni De Nava rivelano una modernità inattesa. L'accesso alle carte private e inedite dell'intellettuale calabrese, grazie al lavoro di recupero e ricostruzione della nipote Ludovica, consente oggi di apprezzare una raffinata pratica di campo che tra fine Ottocento e primi Novecento non era particolarmente diffusa in Italia. In particolare, l'analisi di un rito funerario dell'area aspromontana e le relazioni ambivalenti delle donne di malavita sono esempi molto interessanti di una etnografia corale e intersoggettiva. L'intero libro, invece, contiene una produzione scelta di poesie del De Nava, che scriveva in dialetto reggino del tempo, cosa che rappresenta oggi un ottimo terreno filologico e letterario.Pubblicazioni consigliate
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