Facta, non verba. Salvatore Raccuglia, maestro ed ispettore scolastico nell’Italia unita

Il contributo, attraverso l’analisi di fonti edite ed inedite, esamina il percorso umano e professionale di Salvatore Raccuglia (1861-1918), maestro elementare e poi ispettore scolastico nel sud Italia nell’arco di tempo che va dal 1881 al 1905 e capo-redattore della rivista pedagogica “L’Avvenire Educativo”, pubblicata a partire dal 1886 dall’editore Remo Sandron e importante punto di riferimento per la classe magistrale. Raccuglia, vivace autore di numerosi lavori di carattere pedagogico, storico-pedagogico e didattico, di manuali scolastici per le scuole elementari e di libri di lettura per i ragazzi nonché appassionato studioso delle tradizioni popolari e della cultura dei territori, fu un interprete creativo ed originale del dibattito che caratterizzò la cultura pedagogica di fine Ottocento e delle molte istanze legate alla diffusione dell’alfabeto. La sua esperienza di giovane insegnante, prima in Calabria e poi in Sicilia, l’interessante rapporto con Sandron e con figure di spicco del panorama educativo meridionale del tempo quali Gabriele Gabrielli, Giuseppe Toti e Sante Giuffrida ed il costante e continuo confronto, in qualità di ispettore, con la didattica, i problemi e le complesse vicissitudini del mondo scolastico, rappresentano, nel loro insieme, una preziosa testimonianza per comprendere le articolate dinamiche che caratterizzarono la vita della scuola nell’Italia unita. By means of examining both published and unpublished documents, this work aims at retracing the personal and professional history of Salvatore Raccuglia (1861-1918), who started as a primary teacher and later became a school inspector in Southern Italy in the period ranging from 1881 to 1905. Furthermore, he was the editor-in-chief of the educational magazine published by Remo Sandron called “L’Avvenire Educativo: rivista illustrata di pedagogia e didattica”, which was a true benchmark for the Southern teaching class. Raccuglia is the brilliant author of several pedagogical, historical-educational and didactic works, as well as primary school manuals and children’s reading books. Besides being a passionate researcher within the field of Italian popular traditions and local culture, he was one of the most creative and innovative exponent of the debate characterizing the pedagogical culture during the late XIXth century, including the multiple issues connected to the contemporary literacy rate. An analysis of the main aspects of his life is needed in order to fully understand the complex dynamics of post-Unification education in Italy. First of all, his experience as a young teacher in Calabria and then in Sicily will be examined. Afterwards, the analysis will focus on his interesting relationship with Remo Sandron and with other leading figures of Southern education, such as Gabriele Gabrielli, Giuseppe Toti and Sante Giuffrida. Finally, the study will investigate his constant confrontation with the main didactic issues at stake during his assignment as a school inspector.