Il saggio propone una lettura simbolico-politica della mitica città di Babele, dentro cui si rinchiuse l'umanità, tentata ad una stasi illusoriamente rassicurante, contro la paura degli spazi aperti. Orientata dal "senso unico" della sua Torre, senza fenditure né sbocchi oltre il suo circolare confine, Babele si fa metafora di un mortifero universo politico concentrazionario. Sarà il pensiero nomade, rifiorito dalle macerie della Torre abbattuta, ad invitarci a considerare una diversa declinazione della politica nel "pluriverso" dell’extraterritorialità, nella salvifica parzialità degli spazi dischiusi all’altrimenti.
Visitando Babele. Lo spazio politico fra universo e pluriverso.
Maria Felicia Schepis
2018-01-01
Abstract
Il saggio propone una lettura simbolico-politica della mitica città di Babele, dentro cui si rinchiuse l'umanità, tentata ad una stasi illusoriamente rassicurante, contro la paura degli spazi aperti. Orientata dal "senso unico" della sua Torre, senza fenditure né sbocchi oltre il suo circolare confine, Babele si fa metafora di un mortifero universo politico concentrazionario. Sarà il pensiero nomade, rifiorito dalle macerie della Torre abbattuta, ad invitarci a considerare una diversa declinazione della politica nel "pluriverso" dell’extraterritorialità, nella salvifica parzialità degli spazi dischiusi all’altrimenti.File | Dimensione | Formato | |
---|---|---|---|
Visitando_Babele_Mucchi.pdf
solo utenti autorizzati
Descrizione: Visitando Babele. Tra universo e pluriverso.
Tipologia:
Versione Editoriale (PDF)
Licenza:
Tutti i diritti riservati (All rights reserved)
Dimensione
153.75 kB
Formato
Adobe PDF
|
153.75 kB | Adobe PDF | Visualizza/Apri Richiedi una copia |
Pubblicazioni consigliate
I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.