Esiste un punto di discontinuità nella storia della città, tutte le catastrofi lo creano, ma innescano anche la capacità di mobilitare bisogni ed energie collettive divenendo momenti di trasformazione, rigenerazione e conversione. Se il terremoto del 1908 ha cancellato molte delle coordinate architettoniche e sociali della città di Messina non è riuscito, invece, ad intaccare l’unico dato certo: l’immanenza del paesaggio dello Stretto e la potenza del luogo, traccia perenne, unica icona – questa sì “vivente” – testimone di una storia di lunga durata e di continuità, testo di base con cui tutte “le” città di Messina hanno dovuto confrontarsi, dialogare e fare i conti. Nella scelta di ricostruire “dov’era e com’era”, tra esigenze di sicurezza e necessità di memoria, l’ingegnere Borzì ha affrontato la redazione del nuovo Piano regolatore con grande spirito pragmatico ma anche, e soprattutto, con atteggiamento "sincretico" avendo la capacità di accogliere la realtà esterna, di acquisire le tendenze già in atto, e di essere più elastico di quanto non gli sia stato riconosciuto nel rapportarsi con la parte storica della città. Va ricordato che chi operò in quegli anni lo fece sotto shock, e che si trattò della prima catastrofe patriottica vissuta in diretta da una intera nazione. La famosa e rigida “maglia del Borzì” non è una sua invenzione, così come altre delle sue scelte sono dettate dal rispetto della normativa antisismica e altre considerazioni, non meno importanti, sono relative alla presenza delle macerie e allo stato d’emergenza in cui fu costretto ad operare. C’è invece una scelta, forse l’unica del tutto innovativa, ed è l’invenzione della “strada di circonvallazione”, una idea progettuale che determina il disegno del limite della città di allora regalandole una percezione nuova di sé stessa e del suo paesaggio. La circonvallazione, e oggi la Strada Panoramica, sono due condizioni di privilegio della città di Messina ampiamente sottovalutate.

Messina tracce di DNA. Paure, necessità, disegno: la rifondazione urbana post 1908

ARENA Marina
Primo
2018-01-01

Abstract

Esiste un punto di discontinuità nella storia della città, tutte le catastrofi lo creano, ma innescano anche la capacità di mobilitare bisogni ed energie collettive divenendo momenti di trasformazione, rigenerazione e conversione. Se il terremoto del 1908 ha cancellato molte delle coordinate architettoniche e sociali della città di Messina non è riuscito, invece, ad intaccare l’unico dato certo: l’immanenza del paesaggio dello Stretto e la potenza del luogo, traccia perenne, unica icona – questa sì “vivente” – testimone di una storia di lunga durata e di continuità, testo di base con cui tutte “le” città di Messina hanno dovuto confrontarsi, dialogare e fare i conti. Nella scelta di ricostruire “dov’era e com’era”, tra esigenze di sicurezza e necessità di memoria, l’ingegnere Borzì ha affrontato la redazione del nuovo Piano regolatore con grande spirito pragmatico ma anche, e soprattutto, con atteggiamento "sincretico" avendo la capacità di accogliere la realtà esterna, di acquisire le tendenze già in atto, e di essere più elastico di quanto non gli sia stato riconosciuto nel rapportarsi con la parte storica della città. Va ricordato che chi operò in quegli anni lo fece sotto shock, e che si trattò della prima catastrofe patriottica vissuta in diretta da una intera nazione. La famosa e rigida “maglia del Borzì” non è una sua invenzione, così come altre delle sue scelte sono dettate dal rispetto della normativa antisismica e altre considerazioni, non meno importanti, sono relative alla presenza delle macerie e allo stato d’emergenza in cui fu costretto ad operare. C’è invece una scelta, forse l’unica del tutto innovativa, ed è l’invenzione della “strada di circonvallazione”, una idea progettuale che determina il disegno del limite della città di allora regalandole una percezione nuova di sé stessa e del suo paesaggio. La circonvallazione, e oggi la Strada Panoramica, sono due condizioni di privilegio della città di Messina ampiamente sottovalutate.
2018
978-88-255-1336-3
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