Negli scritti dei primi anni ’70, Nietzsche considera la cura per la formazione dei giovani una questione vitale per il proprio tempo. Con questa preoccupazione egli denuncia radicalmente e sistematicamente le tendenze fondamentali della politica culturale del proprio tempo (§. 1), che invece sembrano annientare l’autentica cultura, e in questo egli vede – con Schopenhauer –, un potente influsso della concezione hegeliana della filosofia. La sua critica a questo modello di filosofia si sviluppa secondo alcune linee direttrici fondamentali (§. 2), ben note agli studiosi. Nei limiti di questo contributo, ci si propone di illuminare alcuni aspetti che possono promuovere un modo più accurato per ripensare i problemi fondamentali che animano questo confronto (§. 3). In particolare, si evidenzia come l’individuazione nietzschiana del motore fondamentale dei processi di formazione nella plastische Kraft, in grado di assimilare e trasformare liberamente ciò che è storicamente dato, debba essere discusso rispetto al modo in cui Hegel considera la negazione, intesa nella sua concretezza, come il principio motore non solo del pensiero individuale, ma anche della libertà che anima l’elaborazione collettiva dell’esperienza e del sapere.
Nietzsche vs Hegel? Formazione filosofica e autodistruzione della riflessività
Giuspoli, Paolo
2018-01-01
Abstract
Negli scritti dei primi anni ’70, Nietzsche considera la cura per la formazione dei giovani una questione vitale per il proprio tempo. Con questa preoccupazione egli denuncia radicalmente e sistematicamente le tendenze fondamentali della politica culturale del proprio tempo (§. 1), che invece sembrano annientare l’autentica cultura, e in questo egli vede – con Schopenhauer –, un potente influsso della concezione hegeliana della filosofia. La sua critica a questo modello di filosofia si sviluppa secondo alcune linee direttrici fondamentali (§. 2), ben note agli studiosi. Nei limiti di questo contributo, ci si propone di illuminare alcuni aspetti che possono promuovere un modo più accurato per ripensare i problemi fondamentali che animano questo confronto (§. 3). In particolare, si evidenzia come l’individuazione nietzschiana del motore fondamentale dei processi di formazione nella plastische Kraft, in grado di assimilare e trasformare liberamente ciò che è storicamente dato, debba essere discusso rispetto al modo in cui Hegel considera la negazione, intesa nella sua concretezza, come il principio motore non solo del pensiero individuale, ma anche della libertà che anima l’elaborazione collettiva dell’esperienza e del sapere.Pubblicazioni consigliate
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