Che siano le emozioni – e non la ragione – a fondamento delle nostre scelte e del nostro agire sociale e politico è un dato oggi ampiamente dimostrato e riconosciuto in molteplici ambiti di sapere: dalle neuroscienze alla psicologia, dalla biologia alla filosofia e alla sociologia, tanto da poter concordare con l’affermazione di Humberto Maturana secondo cui “la democrazia si definisce e si vive a partire dall'emozione, dal desiderio di convivenza in un comune progetto di vita. In altre parole, il compito di creare una democrazia comincia nello spazio dell'emozione con la reciproca seduzione, al fine di creare un mondo nel quale continuamente nasca dalle nostre azioni la legittimità dell'altro nella convivenza, senza discriminazioni né soprusi. Tale impresa è un'opera d'arte, un prodotto del desiderio di convivenza democratica, non della ragione.” Tuttavia, è un dato di fatto altrettanto evidente anche la strumentalizzazione delle emozioni da parte della politica: si pensi alla “costruzione” sociale della paura sul tema dell’immigrazione, o del disgusto sul tema dell’orientamento sessuale. Quali responsabilità e possibilità educative si profilano per riportare le emozioni a svolgere quel ruolo sano di spinta e desiderio di convivenza con l’altro nel rispetto reciproco? Il lavoro cercherà di rispondere a queste domande, alla luce delle attuali conoscenze sul funzionamento delle emozioni.

Esperienza affettiva ed esperienza socio-politica. Nessi e implicazioni educative

Anna Maria Passaseo
2018-01-01

Abstract

Che siano le emozioni – e non la ragione – a fondamento delle nostre scelte e del nostro agire sociale e politico è un dato oggi ampiamente dimostrato e riconosciuto in molteplici ambiti di sapere: dalle neuroscienze alla psicologia, dalla biologia alla filosofia e alla sociologia, tanto da poter concordare con l’affermazione di Humberto Maturana secondo cui “la democrazia si definisce e si vive a partire dall'emozione, dal desiderio di convivenza in un comune progetto di vita. In altre parole, il compito di creare una democrazia comincia nello spazio dell'emozione con la reciproca seduzione, al fine di creare un mondo nel quale continuamente nasca dalle nostre azioni la legittimità dell'altro nella convivenza, senza discriminazioni né soprusi. Tale impresa è un'opera d'arte, un prodotto del desiderio di convivenza democratica, non della ragione.” Tuttavia, è un dato di fatto altrettanto evidente anche la strumentalizzazione delle emozioni da parte della politica: si pensi alla “costruzione” sociale della paura sul tema dell’immigrazione, o del disgusto sul tema dell’orientamento sessuale. Quali responsabilità e possibilità educative si profilano per riportare le emozioni a svolgere quel ruolo sano di spinta e desiderio di convivenza con l’altro nel rispetto reciproco? Il lavoro cercherà di rispondere a queste domande, alla luce delle attuali conoscenze sul funzionamento delle emozioni.
2018
9788867605842
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