Parlare di accoglienza oggi può apparire a prima vista anacronistico o “superato”. La pratica dell’accoglienza è, infatti, considerata la prima fase di quel progetto educativo a lungo termine finalizzato al trasformarsi delle società da multiculturali ad interculturali, a cui, di fatto, sono seguite le fasi dei dispositivi di integrazione e di inclusione. Le ragioni di un ritorno di attenzione a questo tema sono da ricercarsi, da un lato, nel complessificarsi della questione dell’immigrazione in Italia (presenza di seconde generazioni, costanti flussi di rifugiati, di minori non accompagnati, ecc.), spesso di difficile comprensione da parte della cittadinanza; dall’altro, nel ritorno di una diffusa resistenza emotiva nei confronti delle diversità culturali: elementi, entrambi, che invalidano la stessa possibilità dell’accoglienza. L’emergenza educativa che si profila è dunque quella di lavorare sulle “condizioni” per l‘accoglienza, in altre parole sul lavoro che c’è dietro alla messa a punto di un modello di accoglienza. La proposta che si intende presentare punta sul perseguimento di due obiettivi: 1. una corretta informazione sul tema delle migrazioni e dei compiti delle democrazie nei confronti dei migranti; 2. sensibilizzare le giovani generazioni nei confronti dell’idea di integrazione, per acquisire sensibilità interculturale.
Dietro l’accoglienza. Il modello della responsabilità interculturale
Anna Maria Passaseo
2018-01-01
Abstract
Parlare di accoglienza oggi può apparire a prima vista anacronistico o “superato”. La pratica dell’accoglienza è, infatti, considerata la prima fase di quel progetto educativo a lungo termine finalizzato al trasformarsi delle società da multiculturali ad interculturali, a cui, di fatto, sono seguite le fasi dei dispositivi di integrazione e di inclusione. Le ragioni di un ritorno di attenzione a questo tema sono da ricercarsi, da un lato, nel complessificarsi della questione dell’immigrazione in Italia (presenza di seconde generazioni, costanti flussi di rifugiati, di minori non accompagnati, ecc.), spesso di difficile comprensione da parte della cittadinanza; dall’altro, nel ritorno di una diffusa resistenza emotiva nei confronti delle diversità culturali: elementi, entrambi, che invalidano la stessa possibilità dell’accoglienza. L’emergenza educativa che si profila è dunque quella di lavorare sulle “condizioni” per l‘accoglienza, in altre parole sul lavoro che c’è dietro alla messa a punto di un modello di accoglienza. La proposta che si intende presentare punta sul perseguimento di due obiettivi: 1. una corretta informazione sul tema delle migrazioni e dei compiti delle democrazie nei confronti dei migranti; 2. sensibilizzare le giovani generazioni nei confronti dell’idea di integrazione, per acquisire sensibilità interculturale.File | Dimensione | Formato | |
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