È nota alla letteratura sulla EMC (Electronically Mediated Communication) la distinzione tra una scrittura web fortemente interattiva e «una scrittura meno interattiva o in cui l’undirezionalità dello scambio è più accentuata» (Fiorentino 2007: 180). A questa seconda tipologia è da ricondurre il recente fenomeno della letteratura elettronica, che comprende testi e ipertesti nati nel web per essere fruiti su computer o su altro supporto elettronico (narrativa e poesia ipertestuale dentro e fuori dal Web; poesia cinetica; romanzi in forma di e-mail, messaggi SMS, o blog) e che, in certi casi, realizza anche modalità di tipo interattivo (letteratura ergodica; scrittura cooperativa ecc.). In Italia, la maggior parte delle analisi linguistiche si è concentrata sulla scrittura digitale interattiva; poco si è invece indagato sulla scrittura elettronica unidirezionale, a fronte dell’interesse (socio)linguistico che le nuove modalità di creazione, ricezione e trasmissione dei testi comportano in termini di scelte linguistiche e testuali e di ridefinizione del repertorio. Il contributo che si propone intenderà procedere all’analisi linguistica e testuale di tre testi della letteratura elettronica italiana: Social Killer, romanzo breve multipiattaforma, ispirato al genere letterario giapponese dei Keitai Shosetsu; La ragazza con un fiore tra i capelli, un ceilleuton (feuilleton per cellulare) in forma di SMS sequenziali (in assenza assoluta di voce narrante); la short story (senza titolo) del vincitore della Terza edizione del Premio Letterario MondelloGiovani, riservata ai giovani scrittori di età compresa tra i 14 e i 28 anni, che rappresenta uno sviluppo estremo del genere classico del racconto breve (800 caratteri racchiusi in 5 SMS). Obiettivo finale dell’indagine sarà quello di verificare quanto (e come) l’ambiente digitale e l’introduzione di nuovi media stia incidendo in termini di ridefinizione del repertorio linguistico dell’italiano e di accrescimento degli usi funzionali e delle potenzialità creative, comunicative e noetiche della lingua scritta. Da un lato, infatti, la letteratura elettronica testimonia il processo di codificazione dell’italiano digitale come neo-varietà del repertorio all’intersezione tra gli assi di variazione diamesica e diafasica – ne sono prova gli impieghi consapevoli e creativi della varietà in nuove forme narrative che realizzano incroci e ibridazioni linguistico-testuali tra la tradizione della scrittura di dialoghi, il genere della scrittura epistolare, le innovazioni della comunicazione rapida dei nostri giorni – dall’altro, essa porta alla realizzazione di nuove strutture di tipo narrativo ben organizzate, col ricorso a una lingua priva degli stilemi e delle sgrammaticature che caratterizzano la scrittura “disarticolata” delle chat (Fiorentino 2007).

L'italiano digitale della letteratura elettronica.

Elvira Assenza;
2016-01-01

Abstract

È nota alla letteratura sulla EMC (Electronically Mediated Communication) la distinzione tra una scrittura web fortemente interattiva e «una scrittura meno interattiva o in cui l’undirezionalità dello scambio è più accentuata» (Fiorentino 2007: 180). A questa seconda tipologia è da ricondurre il recente fenomeno della letteratura elettronica, che comprende testi e ipertesti nati nel web per essere fruiti su computer o su altro supporto elettronico (narrativa e poesia ipertestuale dentro e fuori dal Web; poesia cinetica; romanzi in forma di e-mail, messaggi SMS, o blog) e che, in certi casi, realizza anche modalità di tipo interattivo (letteratura ergodica; scrittura cooperativa ecc.). In Italia, la maggior parte delle analisi linguistiche si è concentrata sulla scrittura digitale interattiva; poco si è invece indagato sulla scrittura elettronica unidirezionale, a fronte dell’interesse (socio)linguistico che le nuove modalità di creazione, ricezione e trasmissione dei testi comportano in termini di scelte linguistiche e testuali e di ridefinizione del repertorio. Il contributo che si propone intenderà procedere all’analisi linguistica e testuale di tre testi della letteratura elettronica italiana: Social Killer, romanzo breve multipiattaforma, ispirato al genere letterario giapponese dei Keitai Shosetsu; La ragazza con un fiore tra i capelli, un ceilleuton (feuilleton per cellulare) in forma di SMS sequenziali (in assenza assoluta di voce narrante); la short story (senza titolo) del vincitore della Terza edizione del Premio Letterario MondelloGiovani, riservata ai giovani scrittori di età compresa tra i 14 e i 28 anni, che rappresenta uno sviluppo estremo del genere classico del racconto breve (800 caratteri racchiusi in 5 SMS). Obiettivo finale dell’indagine sarà quello di verificare quanto (e come) l’ambiente digitale e l’introduzione di nuovi media stia incidendo in termini di ridefinizione del repertorio linguistico dell’italiano e di accrescimento degli usi funzionali e delle potenzialità creative, comunicative e noetiche della lingua scritta. Da un lato, infatti, la letteratura elettronica testimonia il processo di codificazione dell’italiano digitale come neo-varietà del repertorio all’intersezione tra gli assi di variazione diamesica e diafasica – ne sono prova gli impieghi consapevoli e creativi della varietà in nuove forme narrative che realizzano incroci e ibridazioni linguistico-testuali tra la tradizione della scrittura di dialoghi, il genere della scrittura epistolare, le innovazioni della comunicazione rapida dei nostri giorni – dall’altro, essa porta alla realizzazione di nuove strutture di tipo narrativo ben organizzate, col ricorso a una lingua priva degli stilemi e delle sgrammaticature che caratterizzano la scrittura “disarticolata” delle chat (Fiorentino 2007).
2016
978-88-7667-566-9
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