La Sicilia di Montalbano, tra narrazione letteraria e trasposizione televisiva

L’industria turistica è caratterizzata da una trasversalità che la porta a intrecciarsi con altri settori e a creare con questi rapporti d’interdipendenza. Per questo motivo il turismo può diventare motore dell’economia di un territorio. In detto contesto la sinergia tra turismo e cultura si rivela un binomio vincente. Il bisogno di diversificazione e personalizzazione ha così il sopravvento sull’omologazione. I turisti, tramite l’interazione tra fruizione ed esperienza, diventano essi stessi attori sul territorio in grado di generare valore. Da ciò consegue che il mercato turistico debba essere gestito in maniera innovativa. Il nuovo approccio cineturistico intende, quindi, raccogliere ed interpretare necessità non ancora espresse in domande precise concretizzate in spostamenti del nuovo turista che, stimolato da immagini veicolate in contesti non turistici, matura in maniera indotta un suo interesse verso la location rappresentata. Uno dei vantaggi che scaturisce dalla collaborazione attiva tra turismo e cinema/televisione è proprio la valorizzazione del territorio attraverso il medium cinematografico o televisivo, che ha il potere di esaltare le specifiche vocazioni del patrimonio culturale, sociale, etnografico in maniera più efficace rispetto a una campagna d’immagine e di marca, in quanto il film è per sua stessa natura promozione e comunicazione. La Sicilia barocca, con le sue bellezze architettoniche, i suggestivi vicoli è la location degli episodi televisivi, ad oggi trenta in undici stagioni, della serie Il Commissario Montalbano.