Il lavoro analizza la direttiva 2003/109/CE sullo status dei residenti di lungo periodo, adottata dopo lunghe e difficili trattative e caratterizzata dal ricorso frequente alle c.d. may provisions clausole di flessibilità, che hanno trasformato molti degli obblighi degli Stati membri in mere facoltà, e reso il recepimento della direttiva assai difficile. Come si vedrà, a colmare molte lacune della normativa è intervenuta la Corte di giustizia, imprimendo un significativo impulso all’effettivo ravvicinamento, almeno in alcuni settori, in particolare in tema di prestazioni sociali, dello status di soggiornante di lungo periodo a quello del cittadino europeo.
I diritti sociali degli stranieri nell’Unione europea: il trattamento riservato ai soggiornanti di lungo periodo
Anna Pitrone
2019-01-01
Abstract
Il lavoro analizza la direttiva 2003/109/CE sullo status dei residenti di lungo periodo, adottata dopo lunghe e difficili trattative e caratterizzata dal ricorso frequente alle c.d. may provisions clausole di flessibilità, che hanno trasformato molti degli obblighi degli Stati membri in mere facoltà, e reso il recepimento della direttiva assai difficile. Come si vedrà, a colmare molte lacune della normativa è intervenuta la Corte di giustizia, imprimendo un significativo impulso all’effettivo ravvicinamento, almeno in alcuni settori, in particolare in tema di prestazioni sociali, dello status di soggiornante di lungo periodo a quello del cittadino europeo.Pubblicazioni consigliate
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