Il cinema italiano dell’ultimo ventennio, soprattutto quello d’autore, è caratterizzato dal plurilinguismo: dialetti, gerghi, lingue straniere. In particolare, la nuova fortuna del documentario e l’attenzione al macrotema della marginalità (nei film sulle migrazioni, sull’integrazione, sul disagio sociale, sulla criminalità ecc.) giustificano la preferenza per varietà linguistiche alternative all’italiano standard. Tuttavia, grande pubblico e alcuni giornalisti criticano talora l’eccessivo ricorso al dialetto nella produzione filmica italiana.
Le lingue dello schermo negli anni Duemila: tra reductio ad unum e plurilinguismo
fabio rossi
2019-01-01
Abstract
Il cinema italiano dell’ultimo ventennio, soprattutto quello d’autore, è caratterizzato dal plurilinguismo: dialetti, gerghi, lingue straniere. In particolare, la nuova fortuna del documentario e l’attenzione al macrotema della marginalità (nei film sulle migrazioni, sull’integrazione, sul disagio sociale, sulla criminalità ecc.) giustificano la preferenza per varietà linguistiche alternative all’italiano standard. Tuttavia, grande pubblico e alcuni giornalisti criticano talora l’eccessivo ricorso al dialetto nella produzione filmica italiana.File in questo prodotto:
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