Questo contributo critico punta anzitutto a isolare ed esaminare, nelle particolari, interrelate scalature interne, i molteplici approcci comparativi che, per vari aspetti, hanno caratterizzato l’impegno etnologico di Lamberto Loria. In questo quadro, la progressiva maturazione di un comparativismo esteso sembra in particolare porre l’etnologia di Loria in un rapporto dialettico con le grandi teorie ed enciclopedie della storia umana su cui l’antropologia aveva scommesso sin dalle prime fasi illuministe e positiviste, attraverso la progressiva messa a punto di programmi conoscitivi fondati sulla comparazione su vasta scala e sulla lunga durata, del resto già enfatizzati dai primi teorici delle scienze sociali quali Stuart Mill, Comte e Durkheim. Addentrarsi tra le scelte comparative di Loria significherà discendere nella composizione e definizione stessa degli oggetti della sua ricerca; significherà riflettere sulla costruzione e rappresentazione delle unità comparative da lui individuate ed esposte; significherà ragionare sulla loro messa in relazione, quindi sul particolare rapporto generativo tra disposizione antropologica e “mondi possibili” via via maturato dallo studioso. Nel fornire un’ulteriore, specifica occasione di riflessione sugli orientamenti ideologici e metodologici di Loria e su un’attività di ricerca per molti aspetti eclettica, l’intervento ne esplorerà i comparativismi, ponendoli in relazione con gli ambiziosi progetti di conoscenza inseguiti dall’antropologia comparativa dalla fine dell’Ottocento.
Lamberto Loria, l'etnologia e la comparazione su vasta scala
GERACI M.
2019-01-01
Abstract
Questo contributo critico punta anzitutto a isolare ed esaminare, nelle particolari, interrelate scalature interne, i molteplici approcci comparativi che, per vari aspetti, hanno caratterizzato l’impegno etnologico di Lamberto Loria. In questo quadro, la progressiva maturazione di un comparativismo esteso sembra in particolare porre l’etnologia di Loria in un rapporto dialettico con le grandi teorie ed enciclopedie della storia umana su cui l’antropologia aveva scommesso sin dalle prime fasi illuministe e positiviste, attraverso la progressiva messa a punto di programmi conoscitivi fondati sulla comparazione su vasta scala e sulla lunga durata, del resto già enfatizzati dai primi teorici delle scienze sociali quali Stuart Mill, Comte e Durkheim. Addentrarsi tra le scelte comparative di Loria significherà discendere nella composizione e definizione stessa degli oggetti della sua ricerca; significherà riflettere sulla costruzione e rappresentazione delle unità comparative da lui individuate ed esposte; significherà ragionare sulla loro messa in relazione, quindi sul particolare rapporto generativo tra disposizione antropologica e “mondi possibili” via via maturato dallo studioso. Nel fornire un’ulteriore, specifica occasione di riflessione sugli orientamenti ideologici e metodologici di Loria e su un’attività di ricerca per molti aspetti eclettica, l’intervento ne esplorerà i comparativismi, ponendoli in relazione con gli ambiziosi progetti di conoscenza inseguiti dall’antropologia comparativa dalla fine dell’Ottocento.Pubblicazioni consigliate
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