Lo scritto ripercorre la giurisprudenza costituzionale sulla c.d. fictio litis a partire dai dibattiti svoltisi già nei primi anni ’50 evidenziando come, nel corso dei decenni, sia stata del tutto superata l’originaria impostazione che vedeva nella fictio litis l’occasione propizia per portare all’esame della Corte leggi direttamente lesive di diritti fondamentali. L’approccio restrittivo, affermatosi nei decenni successivi, sembra essere messo in discussione dalle sentenze relative alla legge elettorale che sostanzialmente hanno superato il criterio di stretta coincidenza tra il petitum del giudizio principale e quello del giudizio di legittimità costituzionale.
«Crepe» e «valanghe» … ma anche «ripidi pendii» e «rifugi» nell’accesso alla Corte
Giacomo D'Amico
2019-01-01
Abstract
Lo scritto ripercorre la giurisprudenza costituzionale sulla c.d. fictio litis a partire dai dibattiti svoltisi già nei primi anni ’50 evidenziando come, nel corso dei decenni, sia stata del tutto superata l’originaria impostazione che vedeva nella fictio litis l’occasione propizia per portare all’esame della Corte leggi direttamente lesive di diritti fondamentali. L’approccio restrittivo, affermatosi nei decenni successivi, sembra essere messo in discussione dalle sentenze relative alla legge elettorale che sostanzialmente hanno superato il criterio di stretta coincidenza tra il petitum del giudizio principale e quello del giudizio di legittimità costituzionale.File | Dimensione | Formato | |
---|---|---|---|
DAMICO-2019-69-Crepe e valanghe-Scritt Bin.pdf
solo gestori archivio
Descrizione: Crepe e valanghe
Tipologia:
Versione Editoriale (PDF)
Licenza:
Tutti i diritti riservati (All rights reserved)
Dimensione
703.09 kB
Formato
Adobe PDF
|
703.09 kB | Adobe PDF | Visualizza/Apri Richiedi una copia |
Pubblicazioni consigliate
I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.