Questo capitolo verte su uno dei temi più criticati della filosofia di G. Santayana, fin dalla sua prima formulazione. Il mio punto di vista sulla questione è che il difficile connubio fra naturalismo e spiritualismo tentato da Santayana è stato criticato dai suoi contemporanei in virtù di un fondamentale fraintendimento, ossia quello secondo cui Santayana attribuirebbe fondamentalmente allo spirito una “impotenza” morale, rendendolo dunque una categoria del tutto superflua e insignificante. L'obiettivo è perciò quello di chiarire che la "impotenza" di cui parla Santayana è piuttosto la "inefficacia causale" dello spirito, un tema condiviso anche da altri esponenti dell'epifenomenismo.
Spiritualismo e naturalismo
Vaiana Leonarda
2018-01-01
Abstract
Questo capitolo verte su uno dei temi più criticati della filosofia di G. Santayana, fin dalla sua prima formulazione. Il mio punto di vista sulla questione è che il difficile connubio fra naturalismo e spiritualismo tentato da Santayana è stato criticato dai suoi contemporanei in virtù di un fondamentale fraintendimento, ossia quello secondo cui Santayana attribuirebbe fondamentalmente allo spirito una “impotenza” morale, rendendolo dunque una categoria del tutto superflua e insignificante. L'obiettivo è perciò quello di chiarire che la "impotenza" di cui parla Santayana è piuttosto la "inefficacia causale" dello spirito, un tema condiviso anche da altri esponenti dell'epifenomenismo.Pubblicazioni consigliate
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