Il volume raccoglie diversi saggi sull’adozione del metodo normale nelle scuole primarie pubbliche dei Regni di Napoli e di Sicilia nell’arco temporale che va dalla fine del Settecento fino all’avvento della Restaurazione. I lavori sono accompagnati da una ricca selezione di fonti storiche, per buona parte inedite, frutto di indagini decennali svolte presso gli Archivi di Stato di Na-poli e di Palermo, presso altri archivi provinciali, tra cui gli Archivi di Stato di Ca-tania, Catanzaro, Reggio Calabria e Salerno, e presso svariate biblioteche. I contributi, nel loro complesso, raccontano la storia della diffusione del me-todo normale, con attenzione: alle norme emanate nel corso del tempo dai governi borbonici e francesi; alle realizzazioni, sia nelle grandi capitali dei due Regni, Napo-li e Palermo, sia nei più remoti centri, come nel caso delle scuole normali di Catan-zaro e di Bagnara; ai maestri ed alle maestre coinvolti nel progetto, a partire dalle figure più note e rilevanti, come Ludovico Vuoli, Alessandro Gentile e Giovanni Agostino De Cosmi, fino ad arrivare a figure poco note o del tutto sconosciute, come Gennaro Cosentino, autore di una memoria sul metodo normale, o Girolamo Guzzo, cui si devono scritti sulle scuole normali oggetto di accese polemiche. Il volume, che comprende in prevalenza saggi di Caterina Sindoni, arricchito dai contributi di Salvatore Agresta e di Dario De Salvo, intende rispondere ad una duplice esigenza. Da un lato vuole offrire una ricostruzione delle svariate iniziative legate all’adozione del metodo normale nei regni meridionali, con attenzione alle peculiarità dei territori e delle comunità, e dall’altro vuole spronare, attraverso l’offerta di un importante apparato documentario, l’avvio di nuove ricerche sull’introduzione del metodo normale nelle scuole primarie del meridione.
Il metodo normale nei Regni meridionali (1784-1815)
caterina sindoni
2022-01-01
Abstract
Il volume raccoglie diversi saggi sull’adozione del metodo normale nelle scuole primarie pubbliche dei Regni di Napoli e di Sicilia nell’arco temporale che va dalla fine del Settecento fino all’avvento della Restaurazione. I lavori sono accompagnati da una ricca selezione di fonti storiche, per buona parte inedite, frutto di indagini decennali svolte presso gli Archivi di Stato di Na-poli e di Palermo, presso altri archivi provinciali, tra cui gli Archivi di Stato di Ca-tania, Catanzaro, Reggio Calabria e Salerno, e presso svariate biblioteche. I contributi, nel loro complesso, raccontano la storia della diffusione del me-todo normale, con attenzione: alle norme emanate nel corso del tempo dai governi borbonici e francesi; alle realizzazioni, sia nelle grandi capitali dei due Regni, Napo-li e Palermo, sia nei più remoti centri, come nel caso delle scuole normali di Catan-zaro e di Bagnara; ai maestri ed alle maestre coinvolti nel progetto, a partire dalle figure più note e rilevanti, come Ludovico Vuoli, Alessandro Gentile e Giovanni Agostino De Cosmi, fino ad arrivare a figure poco note o del tutto sconosciute, come Gennaro Cosentino, autore di una memoria sul metodo normale, o Girolamo Guzzo, cui si devono scritti sulle scuole normali oggetto di accese polemiche. Il volume, che comprende in prevalenza saggi di Caterina Sindoni, arricchito dai contributi di Salvatore Agresta e di Dario De Salvo, intende rispondere ad una duplice esigenza. Da un lato vuole offrire una ricostruzione delle svariate iniziative legate all’adozione del metodo normale nei regni meridionali, con attenzione alle peculiarità dei territori e delle comunità, e dall’altro vuole spronare, attraverso l’offerta di un importante apparato documentario, l’avvio di nuove ricerche sull’introduzione del metodo normale nelle scuole primarie del meridione.Pubblicazioni consigliate
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