La vicenda biografica della scrittrice Irène Némirovsky è segnata dalla Rivoluzione russa e la Shoah. La prima la costringerà a fuggire dalla Russia, la seconda la condurrà deportata ad Auschwitz. Se il continuo peregrinare per l’Europa la obbligherà ad un cosmopolitismo che la renderà un’apolide, il bilingui-smo la farà sentirà estranea alla lingua materna, il russo, e a suo agio nellalingua di adozione, il francese; una radice ebraica che le farà ritrarre confedeltà vizi e difetti della sua gente, ma che considera come “opprimente”. Contraddizioni di una appassionata produzione letteraria, con cui difendela sua marginalità ed estraneità dal mondo che la circonda e che a volte laopprime, e con cui combatte quel silenzio a cui sembrava destinata perché donna e perché ebrea. Silenzio in grado di far risuonare più forte la voce chesi alza dentro le pagine scritte
IRÈNE NÉMIROVSKY: SULLA PAROLA CHE SALVA E CHE REDIME
G. Costanzo
2020-01-01
Abstract
La vicenda biografica della scrittrice Irène Némirovsky è segnata dalla Rivoluzione russa e la Shoah. La prima la costringerà a fuggire dalla Russia, la seconda la condurrà deportata ad Auschwitz. Se il continuo peregrinare per l’Europa la obbligherà ad un cosmopolitismo che la renderà un’apolide, il bilingui-smo la farà sentirà estranea alla lingua materna, il russo, e a suo agio nellalingua di adozione, il francese; una radice ebraica che le farà ritrarre confedeltà vizi e difetti della sua gente, ma che considera come “opprimente”. Contraddizioni di una appassionata produzione letteraria, con cui difendela sua marginalità ed estraneità dal mondo che la circonda e che a volte laopprime, e con cui combatte quel silenzio a cui sembrava destinata perché donna e perché ebrea. Silenzio in grado di far risuonare più forte la voce chesi alza dentro le pagine scrittePubblicazioni consigliate
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