Lo scopo dello studio è stato quello di individuare, se esistono, delle differenze significative tra le variabili oggetto di studio si da valutare, in base alla dose somministrata, la tossicità cronica genito-urinaria e gastrointestinale tardiva nei pazienti trattati con tecnica IMRT con carcinoma della cervice uterina e dell’endometrio. METODI: Da marzo 2016 a ottobre 2018, sono stati analizzati retrospettivamente 29 pazienti. L’età media al momento del trattamento era di 66 anni (intervallo 88-35 anni). In 22 pazienti, il sito tumorale primario era l’endometrio e in 7 la cervice uterina. La tossicità è stata valutata per una durata media di 25 mesi dal trattamento ed al controllo 3 pazienti risultavano decedute. Le tossicità gastrointestinali, genitourinarie e rettali acute e croniche sono state valutate utilizzando la scala del Radiation Therapy Oncology Group (RTOG) mentre le caratteristiche delle feci mediante La Bristol Stool Chart (BSC). RESULTATI: La dose totale mediana erogata è stata di 45 Gy. Il numero mediano di frazioni è stato di 25. In 14 pazienti è stato praticato un trattamento adiuvante su cupola vaginale mediante brachiterapia, in 12 con una dose totale di 15 Gy in 3 frazioni e in 2 con una dose totale di 12 Gy in 3 frazioni. In 4 pazienti è stato praticato un boost simultaneo integrato (SIB) con una dose mediana di 2,1 Gy / die e un paziente ha ricevuto un boost sequenziale (dose totale di 6 Gy in 2 frazioni). La tossicità genitourinaria acuta è stata sviluppata da 4 pazienti (14%): G1 2 pazienti (7%) e G2 2 pazienti (7%). 15 pazienti hanno sviluppato tossicità genito-urinaria cronica (52%): G1 10 pazienti (35%); G2 2 pazienti (7%); G3 3 pazienti (10%). La V40 mediana della vescica copriva il 31% del volume. La tossicità gastrointestinale acuta è stata sviluppata da 10 pazienti: G1 2 pazienti (7%), G2 6 pazienti (21%) e G3 2 pazienti (7%). La tossicità gastrointestinale cronica è stata sviluppata da 14 pazienti: G1 9 pazienti (31%) e G2 5 pazienti (17%). A livello intestinale, 230 cc hanno assorbito una dose mediana di 33 Gy, 195 cc di 34 Gy mentre la dose puntiforme mediana è stata di 49 Gy. La tossicità acuta rettale si è manifestata in 15 pazienti (52%): G1 7 pazienti (24%), G2 5 pazienti (17%) e G3 3 pazienti (10%), mentre la cronica in 19 pazienti (65%): G116 pazienti (55%) e G2 3 pazienti (10%). La V40 mediana del retto è stata del 17%. CONCLUSIONI: Dal test di Kruscal Wallis si è potuto vedere che, solo i livelli di tossicità acuta relativi all’apparato gastrointestinale, sono influenzati significativamente dalla dose a 195 cc, con significatività uguale 0,022, e dalla dose a 230 cc, con significatività uguale 0,01. Considerate tali premesse, a fronte di un trattamento necessario per i casi di tumore di endometrio e cervice esaminati, e della relazione delle dosi prescritte solo con la tossicità acuta, principalmente G1 - G2 e solo nel 7% dei casi G3 (comunque ridottasi al controllo a 6 mesi), i dosaggi presi in esame risultano adeguati ed in linea con la letteratura corrente. Dallo studio della regressione logistica, nonostante si siano riscontrate delle connessioni tra alcune delle variabili oggetto di studio, si sono determinate delle relazioni di tipo funzionale solo tra la tossicità acuta e la dose ricevuta dai 195 cc e dai 230 cc dell’intestino e tra la tossicità cronica dell’apparato genitourinario e la V40 della vescica. Tali risultati, utili per prevedere l’aumento della tossicità all’aumentare della dose a 195 cc e 230 cc dell’intestino e della V40 della vescica nel gruppo esaminato, potrebbero avere importanti risvolti clinici. Per tale motivo sarebbe utile valutare la presenza di tale relazione funzionale in gruppi più ampi di pazienti e per differenti patologie.

Analisi funzionale sulla tossicità acuta e cronica secondaria a trattamenti radioterapici ad intensità modulata in pazienti con tumore dell’endometrio e della cervice uterina

Vadalà, Andrea
Primo
;
2020-01-01

Abstract

Lo scopo dello studio è stato quello di individuare, se esistono, delle differenze significative tra le variabili oggetto di studio si da valutare, in base alla dose somministrata, la tossicità cronica genito-urinaria e gastrointestinale tardiva nei pazienti trattati con tecnica IMRT con carcinoma della cervice uterina e dell’endometrio. METODI: Da marzo 2016 a ottobre 2018, sono stati analizzati retrospettivamente 29 pazienti. L’età media al momento del trattamento era di 66 anni (intervallo 88-35 anni). In 22 pazienti, il sito tumorale primario era l’endometrio e in 7 la cervice uterina. La tossicità è stata valutata per una durata media di 25 mesi dal trattamento ed al controllo 3 pazienti risultavano decedute. Le tossicità gastrointestinali, genitourinarie e rettali acute e croniche sono state valutate utilizzando la scala del Radiation Therapy Oncology Group (RTOG) mentre le caratteristiche delle feci mediante La Bristol Stool Chart (BSC). RESULTATI: La dose totale mediana erogata è stata di 45 Gy. Il numero mediano di frazioni è stato di 25. In 14 pazienti è stato praticato un trattamento adiuvante su cupola vaginale mediante brachiterapia, in 12 con una dose totale di 15 Gy in 3 frazioni e in 2 con una dose totale di 12 Gy in 3 frazioni. In 4 pazienti è stato praticato un boost simultaneo integrato (SIB) con una dose mediana di 2,1 Gy / die e un paziente ha ricevuto un boost sequenziale (dose totale di 6 Gy in 2 frazioni). La tossicità genitourinaria acuta è stata sviluppata da 4 pazienti (14%): G1 2 pazienti (7%) e G2 2 pazienti (7%). 15 pazienti hanno sviluppato tossicità genito-urinaria cronica (52%): G1 10 pazienti (35%); G2 2 pazienti (7%); G3 3 pazienti (10%). La V40 mediana della vescica copriva il 31% del volume. La tossicità gastrointestinale acuta è stata sviluppata da 10 pazienti: G1 2 pazienti (7%), G2 6 pazienti (21%) e G3 2 pazienti (7%). La tossicità gastrointestinale cronica è stata sviluppata da 14 pazienti: G1 9 pazienti (31%) e G2 5 pazienti (17%). A livello intestinale, 230 cc hanno assorbito una dose mediana di 33 Gy, 195 cc di 34 Gy mentre la dose puntiforme mediana è stata di 49 Gy. La tossicità acuta rettale si è manifestata in 15 pazienti (52%): G1 7 pazienti (24%), G2 5 pazienti (17%) e G3 3 pazienti (10%), mentre la cronica in 19 pazienti (65%): G116 pazienti (55%) e G2 3 pazienti (10%). La V40 mediana del retto è stata del 17%. CONCLUSIONI: Dal test di Kruscal Wallis si è potuto vedere che, solo i livelli di tossicità acuta relativi all’apparato gastrointestinale, sono influenzati significativamente dalla dose a 195 cc, con significatività uguale 0,022, e dalla dose a 230 cc, con significatività uguale 0,01. Considerate tali premesse, a fronte di un trattamento necessario per i casi di tumore di endometrio e cervice esaminati, e della relazione delle dosi prescritte solo con la tossicità acuta, principalmente G1 - G2 e solo nel 7% dei casi G3 (comunque ridottasi al controllo a 6 mesi), i dosaggi presi in esame risultano adeguati ed in linea con la letteratura corrente. Dallo studio della regressione logistica, nonostante si siano riscontrate delle connessioni tra alcune delle variabili oggetto di studio, si sono determinate delle relazioni di tipo funzionale solo tra la tossicità acuta e la dose ricevuta dai 195 cc e dai 230 cc dell’intestino e tra la tossicità cronica dell’apparato genitourinario e la V40 della vescica. Tali risultati, utili per prevedere l’aumento della tossicità all’aumentare della dose a 195 cc e 230 cc dell’intestino e della V40 della vescica nel gruppo esaminato, potrebbero avere importanti risvolti clinici. Per tale motivo sarebbe utile valutare la presenza di tale relazione funzionale in gruppi più ampi di pazienti e per differenti patologie.
2020
978-88-255-3723-9
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