Qual è il rapporto tra immagine ed autenticità? Esiste l’autenticità dell’immagine? Se con autenticità intendiamo la corrispondenza alla verità, il concetto di verità dovrebbe riportarci ad un senso di stabilità che appare ben lontano dalle variopinte e cangianti espressioni della nostra identità. Ma nella società contemporanea siamo davvero in grado di distinguere le immagini dalla realtà? Forse le immagini sono la realtà: è all’immaginario che attingiamo per farci un’idea delle forme della vita sociale. Nel contributo si rifletterà sul potere delle immagini che opera continuamente una ridefinizione della percezione sociale della realtà e sull'ambiguità della distinzione tra realtà e finzione nella costruzione dell’identità personale. Particolare attenzione sarà poi data alla costruzione dell'identità in rete. Gli ambienti digitali costituiscono frame, particolari “mondi di esperienza” dai confini permeabili ed ancora più indeterminati ed ambigui rispetto a quelli della vita offline. In questo scenario è più facile o difficile gestire le nostre maschere identitarie? Da una parte i digital media aprono a un campo infinito di possibilità espressive permettendo la sperimentazione di identità multiple. Dall’altra lo stato di connessione permanente a cui siamo ormai abituati rende ancora più faticosi i nostri “giochi d’interazione” costringendoci ad un’attività frenetica di autorappresentazione. Seguendo un approccio semiotico, intrepreteremo i codici utilizzati nella definizione della realtà e dei processi identitari mettendo in discussione l’unicità e la certezza attribuibile ai segni ed alle narrazioni.

Uno, nessuno, centomila Sé. Per una semiotica dell’identità

Cava
2020-01-01

Abstract

Qual è il rapporto tra immagine ed autenticità? Esiste l’autenticità dell’immagine? Se con autenticità intendiamo la corrispondenza alla verità, il concetto di verità dovrebbe riportarci ad un senso di stabilità che appare ben lontano dalle variopinte e cangianti espressioni della nostra identità. Ma nella società contemporanea siamo davvero in grado di distinguere le immagini dalla realtà? Forse le immagini sono la realtà: è all’immaginario che attingiamo per farci un’idea delle forme della vita sociale. Nel contributo si rifletterà sul potere delle immagini che opera continuamente una ridefinizione della percezione sociale della realtà e sull'ambiguità della distinzione tra realtà e finzione nella costruzione dell’identità personale. Particolare attenzione sarà poi data alla costruzione dell'identità in rete. Gli ambienti digitali costituiscono frame, particolari “mondi di esperienza” dai confini permeabili ed ancora più indeterminati ed ambigui rispetto a quelli della vita offline. In questo scenario è più facile o difficile gestire le nostre maschere identitarie? Da una parte i digital media aprono a un campo infinito di possibilità espressive permettendo la sperimentazione di identità multiple. Dall’altra lo stato di connessione permanente a cui siamo ormai abituati rende ancora più faticosi i nostri “giochi d’interazione” costringendoci ad un’attività frenetica di autorappresentazione. Seguendo un approccio semiotico, intrepreteremo i codici utilizzati nella definizione della realtà e dei processi identitari mettendo in discussione l’unicità e la certezza attribuibile ai segni ed alle narrazioni.
2020
9788878924048
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