Strategicamente in anticipo sulla diffusione in Sicilia dell’ondata rivoluzionaria liberale, nel luglio del 1820 Ferdinando I nominò due commissioni per il riordino dei codici di rito civile e penale. Ma perché, a soli dieci mesi dalla loro entrata in vigore in ambedue i domini del Regno, il monarca mise in discussione l’ade- guatezza – per l’Isola – delle leggi di procedura? Il presente saggio tenta proprio di rispondere a tale quesito attraverso lo studio di inediti documenti d’archivio concernenti l’iter di formazione dei due Progetti di riforma dei giudizi, dalla cui lettura può peraltro trarsi il peculiare approccio siciliano rispetto al paradigma processuale napoletano.
«Saturno devorando a su hijo»: spunti di riflessione sui tentativi di codificazione in Sicilia nel 1820-21
Antonio Cappuccio
2020-01-01
Abstract
Strategicamente in anticipo sulla diffusione in Sicilia dell’ondata rivoluzionaria liberale, nel luglio del 1820 Ferdinando I nominò due commissioni per il riordino dei codici di rito civile e penale. Ma perché, a soli dieci mesi dalla loro entrata in vigore in ambedue i domini del Regno, il monarca mise in discussione l’ade- guatezza – per l’Isola – delle leggi di procedura? Il presente saggio tenta proprio di rispondere a tale quesito attraverso lo studio di inediti documenti d’archivio concernenti l’iter di formazione dei due Progetti di riforma dei giudizi, dalla cui lettura può peraltro trarsi il peculiare approccio siciliano rispetto al paradigma processuale napoletano.Pubblicazioni consigliate
I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.